VENEZIA 72 - Un premio "green" per il Film Festival della Lessinia
Il
Film Festival della Lessinia è una manifestazione culturale «green», perché eco-sostenibile dal punto di vista organizzativo e per la capacità di raccontare le terre lontane di ogni angolo del mondo evidenziandone la bellezza, in particolare quando è in pericolo a causa delle azioni sconsiderate dell'uomo.
A decretato, nell'ambito della
72a edizione della Mostra del Cinema di Venezia, la consegna ufficiale ieri – nello spazio della Regione Veneto presso l’Hotel Excelsior del Lido – del riconoscimento quale
primo festival italiano realizzato secondo i criteri della sostenibilità.
Il premio è stato consegnato al direttore artistico
Alessandro Anderloni da parte di
Renato Cremonesi presidente di Log To Green in collaborazione con la Fondazione per il Consumo Sostenibile e l'Unione Nazionale Consumatori rappresentata da Pieraldo Isolani.
Il grande schermo del cinema è uno strumento importante per veicolare messaggi di attenzione e rispetto nei confronti dell'ambiente. Da parte di registi e documentaristi, la telecamera è spesso un mezzo indispensabile per denunciare situazioni poco virtuose o scelte sbagliate da parte dell'uomo che rischiano di compromettere i delicati equilibri della natura.
A scorrere la ricca programmazione dei 60 film in concorso e fuori concorso presentati alla ventunesima edizione del Film Festival della Lessinia, che si è conclusa lo scorso 30 agosto a Bosco Chiesanuova (Verona) con successo di pubblico, questi aspetti sono ricorrenti.
Sullo sfondo di luoghi mozzafiato, emergono storie autentiche di vita in montagna annodate dal filo del cambiamento: muta il paesaggio montano, spesso devastato da chi invece lo dovrebbe tutelare; cambiano le prospettive nei territori più remoti, quando raggiunti dalla modernità; cambia interiormente chi, sulle terre alte, si confronta con se stesso e gli altri.
Al Lido sono stati premiati con il riconoscimento
Terre Vive al film che meglio esprime i valori dell’eco-sostenibilità anche i due film-maker veneti
Chiara Andrich e
Giovanni Pellegrini. Il loro documentario, "
Bring the sun home - Porta a casa il sole", nasce dalla vittoria nel 2012 al Festival SoleLuna, un ponte fra le culture e dall'opportunità di prendere parte a un progetto internazionale tra Rajasthan e Perù. È un diario di viaggio le cui immagini spiegano la rivoluzione attuata dall'educatore e attivista Bunker Roy, fondatore negli anni Settanta in India del Barefoot College, che ha permesso a tre milioni di poveri di imparare una professione. Tra questi ci sono quaranta donne analfabete provenienti dal Sud del Mondo che apprendono i segreti delle tecnologie per “portare a casa” l'energia pulita del sole e, insieme, la speranza di un futuro migliore.
12/09/2015, 10:13