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AGENDA BRASIL 4 - Dal 30 ottobre al 5 novembre a Milano


AGENDA BRASIL 4 - Dal 30 ottobre al 5 novembre a Milano
Una scena di "Ventos de Agosto"
Dal 30 ottobre al 5 novembre presso Spazio Oberdan e MIC - Museo Interattivo del Cinema, l’Associazione culturale Vagaluna in collaborazione con Fondazione Cineteca Italiana, presenta AGENDA BRASIL 2015, un appuntamento ormai consolidato, quest’anno alla sua IV edizione, nella agenda dell'autunno milanese, fra cinema, musica, letteratura e tanti eventi paralleli.

Il Cinema è l’asse portante del festival, con una selezione dei migliori film brasiliani di recente produzione, che quest’anno si propone in particolare l’intento di tracciare nuovi percorsi di riflessione. La rassegna che nelle passate edizioni si era soffermata in particolar modo su due filoni molto ricchi della cinematografia brasiliana, quello riferito al periodo di dittatura militare e quello del mondo che ruota attorno le Favelas, quest’anno porta sul grande schermo storie che narrano di un Brasile che sta mutando, ma tutt’ora permeato da una marcata differenziazione sociale e da un razzismo strisciante, come in Casa grande di Fellipe Barbosa e È arrivata mia figlia di Anna Muylaert, indicato per la corsa agli Oscar 2016.

Non manca l’attenzione su aspetti più tradizionali della cultura brasiliana, ma con un approccio inedito, come nel documentario Samba & Jazz di Jefferson Mello, dove l'universo musicale di Rio viene messo a confronto con quello di New Orleans, o con l'innovazione artistica portata nelle sfilate di Carnevale narrata da Paulo Machline nel biopic Trinta.

Presente anche il rapporto con la letteratura con la trasposizione di grandi classici come Capitães da areia di Cecilia, nipote di Jorge Amado e O vendedor de passados di Lula Buarque tratto dal libro dell’angolano José Eduardo Agualusa. Opera strutturalmente musicale, senza essere un musical, è invece A luneta do tempo, film che forse rimarrà l'unico del compositore e cantante Alceu Valença: qui ha saputo coniugare una storia che è diventata mitologia nell'immaginario nordestino con vera originalità d'espressione e la dichiarata ambizione di arrivare ad uno specifico brasiliano cinematografico.
La notte di Halloween sarà l'occasione per rivisitare la figura di José Mojica Marins, pioniere e maestro del genere horror in Brasile, il cui inquietante e provocatorio personaggio di Zé do Caixão, è diventato negli anni '90 oggetto di culto anche negli Stati Uniti e in Europa.

Ma è a un autore di primaria grandezza nell’ambito della cinematografia brasiliana, Eduardo Coutinho, che questa rassegna riserva lo spazio di una trilogia: Edificio Master, As canções e Jogo de cena; particolari forme di documentarismo che si fondano sulle possibilità narrative implicite nel soggetto intervistato. Coutinho ha così sviluppato un personale “cinema di conversazione”, la cui estetica, lontano dal rispecchiarsi sulla superficie su cui navigano gli standard televisivi (differenti anche nelle procedure tecniche), si muove in limine tra verità e finzione, persona e personaggio, vita e artificio; riuscendo a dare voce a coloro che sono polvere nella macina della Storia, un po’ come il Trystero del racconto L’incanto del lotto 49 di Pynchon.

17/10/2015, 10:07