ViaEmili@DocFest 2015 - "Il Mondo di Nermina", a Prhovo
Si può partire dalla fine per raccontare l'importanza di un documentario come
"Il Mondo di Nermina" di Vittoria Fiumi: parte di ciò che lo spettatore vede nell'ora circa di racconto è parte integrante di un documentario mai terminato che fu spedito in forma anonima ad una rifugiata bosniaca alla fine della guerra. Immagini forti, immagini storiche che aiutano a comprendere (qualcosa) di più su ciò che avvenne nell'ex-Jugoslavia negli anni '90.
Ma il lavoro della regista è molto di più, è il racconto di Nermina, sopravvissuta nel 1992 ad un massacro in cui morirono invece alcuni dei suoi familiari, in
Bosnia. Dopo essere fuggita, è ora tornata a vivere lì, a Prhovo, nel suo villaggio natale, insieme ai figli e al marito.
Girato nell’arco di un anno osservando le emozioni (e le azioni) di Nermina e della sua famiglia, il documentario coglie un momento speciale e difficile nella vita della sua protagonista, un momento in cui una semplice domanda ("Restare o partire?") può determinare il futuro della propria vita, e non solo quella. Senza dimenticare il passato, anche perché sarebbe impossibile, ma determinati a raggiungere il proprio futuro, giorno dopo giorno.
02/11/2015, 11:39
Carlo Griseri