TFF33 - "I Racconti dell'Orso", un sogno a colori
Un lungo viaggio in macchina, nel sempre uguale panorama verde del nord Europa (tra Finlandia e Norvegia). Gli adulti parlano, ma sono noiosi, e così una bimba bionda seduta da sola sui sedili posteriori si addomenta, e inizia a sognare. Il suo sogno è strano, come sono i sogni, ed è "ambientato" proprio in quei luoghi, tra boschi e radure, in una luce mai del tutto assente: i protagonisti sono
un omino rosso e un monaco meccanico, che si rincorrono-giocano-dialogano (ma con linguaggi incomprensibili agli spettatori, parzialmente sottotitolati). Poi un giorno incrociano un orso di pezza rotto e abbandonato, e se ne curano. Poi riprendono il loro percorso, finché il sogno finisce (o forse no).
Questo, a grandi linee, è "
I Racconti dell'Orso", film realizzato interamente dai giovani
Samuele Sestieri e Olmo Amato, una fiaba sghemba e surreale, in cui chi non sta al gioco non ha chance. Solo ponendosi pienamente al livello del racconto, infantile e sregolato, si può sperare di "entrare" nel racconto e non esserne (s)travolti.
Sono così i sogni dei bambini? Forse no, ma probabilmente non sono neanche come li ha immaginati il celebrato "Inside Out" di Pixar... Non colorato e ricco come in quell'animazione, né lento e a suo modo mono-tono de "I Racconti dell'Orso". Ma non importa: il film è un gioco, una scommessa, un viaggio (panorami davvero notevoli). Non per tutti, certo, ma tutti possono provare a partire.
25/11/2015, 11:18
Carlo Griseri