TFF33 - "Ritorno a Spoon River", poesie lungo il fiume
Evocativo. Narrativo. Teatrale.
Ritorno a Spoon River cattura certo i fan di
Edgar Lee Masters, senza lasciare però indifferente chi non ha mai conosciuto i più famosi sepolti lungo le rive del fiume
Spoon. Per ciascuno c'è materiale su cui riflettere, confrontarsi e anche lasciarsi andare.
Sbarcando in Illinois dopo cento anni dalla pubblicazione dell'
Antologia di Spoon River,
Francesco Conversano e Nene Grignaffini selezionano alcuni abitanti di Petersburg e Lewiston, a pochi passi dallo Spoon River, perché leggano davanti al loro obbiettivo le poesie antropologiche di Lee Masters.
L'impalcatura è semplice e ripetitiva, ma regge fino in fondo: in un bianco e nero smorzato nei contrasti le prime lente immagini del fiume si spostano dopo poco in collina, dove giace il cimitero, e da lì - dai morti che osservano verso il basso la città, mai tanto vicini - scendono prima nelle strade vuote - dove gli edifici sembrano altrettante tombe - per insinuarsi poi - soffusamente - nelle case, che così diventano piccoli palcoscenici.
Tanti piccoli e studiati set - con cura dei particolari e delle prospettive - dove ogni oratore, presentato da una didascalia, legge una poesia spesso legata ad un aspetto della propria vita, e infine rivela cosa vorrebbe fosse scritto sulla propria tomba. Uno dopo l'altro. Per più di un'ora e mezza. E ogni volta hai voglia di scoprire chi sarà il prossimo...
Nel finale tutti i protagonisti si ritrovano tra le lapidi del cimitero mentre una voce fuori campo recita inquieta i noti versi "dove sono tutti? Tutti dormono su una collina", e le immagini spaziano tra case ora vuote.
28/11/2015, 23:02
Sara Galignano