SOTTO18 2015 - Margherita Oggero e il rapporto tra cinema e scuola
Ospite della serata inaugurale del
Sottodiciotto Film Festival a Torino è stata
Margherita Oggero, scrittrice ed ex-insegnante, chiamata a dialogare con il direttore
Domenico Chiesa sul rapporto tra cinema e scuola prima della proiezione del documentario di Gianni Amelio e Cecilia Pagliarani "
Registro di Classe. Libro primo 1900-1960".
"Il cinema a mio avviso non ha mai raccontato bene la scuola", ha esordito. "So di attirarmi molte antipatie dicendolo, ma ho sempre trovato insopportabile la visione che ne diede nell'osannato dalla critica "
Diario di un maestro" Vittorio De Seta, così come quella troppo sopra le righe de "
L'Attimo Fuggente". Per il resto, ricordo cose come Pierino e simili... Pochi i film che hanno dato una visione della scuola non dico credibile, ma perlomeno decente. Alcuni, pochissimi: penso ai film dai libri di Starnone, anche se comunque sono sempre in chiave farsesca".
"Secondo me - ha proseguito - bisognerebbe che la scuola insegnasse a leggere i film, così come insegna a leggere un romanzo, una poesia. L'Italia è agli ultimi posti per la comprensione dei testi da parte degli studenti, figuratevi leggere un film! Se non viene educato a capirlo, un ragazzo non può riuscirci: l'educazione "artistica" non deve fermarsi a quadri o sculture, dovrebbe allargarsi anche ai film. Non so se la scuola abbia oggi nei suoi insegnanti i mezzi adatti per farlo, c'è bisogno della giusta formazione. I film vanno visti e anche commentati, non solo i grandi classici ma anche film più attuali".
05/12/2015, 13:08