Il film sul dramma di “Bhopal: A Prayer for Rain” di Ravi Kumar
vince il premio River to River Award per il Miglior Film
Nel giorno dedicato ai diritti umani – il 10 dicembre – è stato “Bhopal: a prayer for rain" di Ravi Kumar, che ripercorre uno dei più gravi disastri chimici della storia, a 31 anni dalla notte in cui una fuga di gas letale della fabbrica di pesticidi della Union Carbide di Bhopal, in India, ha causato la morte di migliaia di persone, a vincere il
premio River to River Award per il Miglior Film della 15/a edizione del
River to River Florence Indian Film Festival, unico festival in Italia interamente dedicato alla cinematografia indiana (Cinema Odeon, Firenze).
Il film, prodotto dal Bhopal Medical Appeal, organizzazione che si occupa delle vittime della tragedia è interpretato da un cast internazionale, tra cui Misha Barton, Martin Shen e Kal Penn. A ricevere il premio è stato David Brooks, sceneggiatore del film.
La 15/a edizione de festival si è chiusa ieri con circa 12200 presenze in sei giorni (quasi il 30% in più rispetto allo scorso anno). Nella giornata di ieri, giovedì 10 dicembre, sono stati decretati anche i film vincitori del “
River to River Audience Award” assegnato dal pubblico per la categoria dei documentari e dei cortometraggi.
A farla da padrone è ancora la tematica dei diritti umani e l’attenzione per l’altro, al centro del documentario The Hope Doctors di Diya Banerjee che si è aggiudicato il premio come miglior documentario; il docu racconta le mancanze del settore sanitario indiano, che vengono sanate e raccontate dai medici e operatori che praticano la clownterapia.
Il premio miglior corto è andato invece a Sarmad Masud per il cortometraggio Two Dosas, tragicomica commedia romantica, che racconta del primo appuntamento tra l’insegnante di scienze Pavan e Chloe.
"
E’ stata un bella edizione, unica nel suo genere" - spiega
Selvaggia Velo, direttrice del festival - "
perché è stata possibile anche grazie alla campagna di crowdfunding, e quindi tutti i donatori si sono sentiti parte del festival. Lo abbiamo notato anche in sala, nelle reazioni delle persone, è stato un festival davvero partecipato. I film - prosegue la Velo - hanno ottenuto dei punteggi alti, segno che la selezione di quest’anno è stata molto apprezzata dal pubblico. Deepa Mehta, poi, è stata una grande ospite, e la presentazione in prima italiana di Beeba Boys è stato uno dei momenti più emozionanti di questa edizione. Vince Bhopal: A Prayer for Rain - conclude la direttrice - in cui si parla dei diritti umani e delle tragedie del mondo, segno che l’importanza del messaggio, nei film, rimane centrale, e sono queste le storie che colpiscono di più".
La manifestazione, inserita nell’ambito della
50 Giorni di cinema internazionale a Firenze, ha presentato 30 film tra prime nazionali, europee e mondiali, dalle novità del circuito indipendente, alle ultime produzioni di Bollywood, fino alla scena contemporanea della video arte, con 15 ospiti tra cui la star Deepa Mehta, regista indiana di fama mondiale, a cui il festival ha dedicato la retrospettiva italiana dei suoi film.
Il
River to River non è ancora finito: nel 2016 una selezione dei “best of” e i film vincitori dell’edizione 2015 saranno proiettati a gennaio al cinema Lumiere di Bologna, inseriti per la prima volta all’interno della programmazione della cineteca, mentre dal 12 al 14 febbraio approderanno per il terzo anno consecutivo allo Spazio Oberdan di Milano.
11/12/2015, 14:55