Note di regia di "Tra Ponente e Levante"
Ho iniziato questo percorso tre anni fa con le riprese della distruzione di un cantiere navale a Riva Trigoso, spinto dalla sensazione che qualcosa di importante stesse andando perduto per sempre.
Riva Trigoso è anche il mio paese. Sono nato qui e molto giovane sono partito alla ricerca di orizzonti più vasti, ripercorrendo fatalmente le orme dei miei concittadini.
Cercando notizie sugli edifici abbattuti ho incontrato alcuni “raccoglitori di memorie rivane” che hanno accumulato nel corso della loro vita migliaia di fotografie, lettere, filmati e racconti.
Il più geloso di questi custodi di memorie è Lazzaro Ghio, un uomo anziano, elegante e riservato.
La casa dove Lazzarin’, come lo chiamano tutti, trascorre le sue giornate diventa così il punto di partenza per raccontare, attraverso materiali d’archivio eterogenei privati ma anche provenienti da archivi istituzionali, la storia di un paese ricomposta attraverso le vicende dei suoi abitanti. In questo romanzo corale nessun personaggio parla con la propria voce: una narrazione in I persona riporta all’unità una molteplicità di stralci di conversazione, didascalie di vecchie fotografie, antichi documentari, saggi di marineria, trasmissioni radiofoniche d’archivio, testimonianze e leggende popolari.
Dopo due anni di interviste e ricerca ho presentato il progetto all'Accademia Nazionale dell'Immagine e del Suono La Fémis dove è stato selezionato assieme ad altri 9 progetti provenienti da tutta Europa per un Workshop intensivo sullo sviluppo del documentario d'archivio. Dopo soli 3 mesi è nato il trailer presentato all'East European Forum di Praga 2013.
Dopo un anno di riprese è iniziato il montaggio.
Tra Ponente e Levante è un documentario di cinema indipendente. E' stato ad oggi sostenuto solo per la fase di sviluppo dalla Mediateca Regionale Ligure di La Spezia e Genova Liguria Film Commission.
Il budget richiesto in questa raccolta fondi servirà solo per retribuire due dei 5 professionisti coinvolti in questo progetto, il montatore e il sound designer, e mi permetterà di terminare una copia lavoro del film.
Questo film non ha la pretesa di approfondire ne di raccontare tutte le storie e mostrare tutte le memorie di un paese. Vuole innescare la ricerca e la discussione sulle memorie e sulla passione nel raccoglierle. Ho voluto aprire una breccia nei ricordi di una comunità, che è la mia, e che sempre più necessita di guardarsi indietro senza nostalgia ma anzi con profondo amore per un passato dove l'uomo e il mare avevano un mistico legame di sopravvivenza e orgoglio. Il regista cileno Patricio Guzman una volta ha detto: "Un paese senza documentari, è come una famiglia senza un album di foto".
Lorenzo Giordano