FISH&CHIPS 2016 - EVA BRAUN, sesso e potere
Difficile raccontare un film come
"Eva Braun" di Simone Scafidi, ispirato agli scandali sessuali del
berlusconismo (come dichiarato più volte dal suo autore) e con richiami evidenti a Pasolini e ancor più al testo "
Le 120 giornate di Sodoma".
Un film strano, recitato con voluto distacco in ambienti austeri, azzerando la sessualità di quanto mostrato, pur nella sua esplicità. "
Eva Braun" è il racconto del percorso "perverso" di Pier, un uomo ricco e influente che si diletta in orge e giochetti vari con giovani ragazzi e ragazze che fa reclutare dal suo staff, "forma" e ricompensa adeguatamente.
Le strizzate d'occhio alla cronaca dei "
bunga bunga" sono evidenti (e nella campagna di lancio del film, specie all'estero, sono state anche enfatizzate), il sesso è l'ossessione dei potenti che riescono ad ottenerlo con facilità estrema, basta promettere qualcosa, anche poco.
Impostazione teatrale della messa in scena, fotografia fredda, narrazione frammentata,
nonsense: "
Eva Braun" è un oggetto insolito, un film che merita una visione anche solo per la sua unicità nel panorama italiano, e che conferma l'ecletticità e la visionarietà del suo autore (che passa con
nonchalance dalla storia del calciatore Zanetti a storie così).
16/01/2016, 09:00
Carlo Griseri