Il Festival di Mons celebra l'amore al cinema
Da oggi fino al 26 febbraio Mons, storica cittadina belga a 65 chilometri da Bruxelles, celebra l’amore al cinema con il
Festival international du film d’amour alla 32. edizione.
”
L’amour, bien sûr, sous toutes ses formes. Et particulièrement, en cette époque troublée, l’amour comme un cri, comme une réponse à l’intolérance et à la discrimination", ha detto l’Administrateur délégué
André Ceuterick durante la conferenza stampa di presentazione del Festival. Un centinaio di film in cartellone tra lunghi e corti.
Il Concorso internazionale con i suoi
11 lungometraggi provenienti in gran parte dall’ Europa, ma anche dagli Stati uniti e dall’Asia sono il piatto forte della manifestazione.
Nel gala d’ouverture che si tiene al
Théàtre Royal sur la Grande Place dove officerà in veste di “maitresse de cérémonie” l’attrice teatrale e cinematografica italo-olandese
Alexandre Oppo e sullo schermo “
Médecin de campagne” che film realisticamente il conflitto professionale tra Jean-Pierre un medico di campagna consacrato alla sua professione, malato, e Nathalie la sua giovane sostituta.
In quello di chiusura un classico della letteratura sentimentale francese:
“Madame Bovary” di Sophie Barthes, che narra in modo poco tradizionale il dramma socio-sentimentale creato dal romanziere Gustave Flaubert nella Normandia rurale del diciannovesimo secolo.
Un giuria internazionale presieduta dall’attore, sceneggiatore e regista francese Philippe Harel (
Le Vélo de Ghislain Lambert) assegnerà les Coeurs de cristal (premi del Festival). Tra gli 11 giurati figura anche l’attore leventinese Teco Celio unitamente alle attrici francesi
Andréa Ferréol, Natacha Régnier e al regista italiano Daniele Lucchetti.
Come da tradizione il cinema italiano presenta un suo “panorama” con ben 7 titoli di film attuali e validi che si focalizzano sul “sociale”. Di spicco il sontuoso e favolistico
Il racconto dei racconti di Matteo Garrone passato con successo a Cannes,
Per amor vostro di Giuseppe Gaudino (competizione internazionale) già a Venezia.
Arianna di Carlo Lavagna e
Se dio vuole film d’esordio di Edoardo Falcone sono invece nella competizione dei film europei.
Il cinema svizzero è all’onore della 32. edizione in quanto, oltre alla presenza in giuria del conosciuto e apprezzato attore
Teco Celio, presenta tre produzioni:
On avait dit qu'on irait jusqu'en haut di Tizian Büchi nella competizione internazionale dei corto metraggi. Storia romantica senza parole di Anna e Maxime, due giovani innamorati durante una gita in montagna.
Dora oder die sexuellen neurosen unserer eltern di Stina Werenfels ci rende partecipi della vita sentimentale della diciottenne Dora affetta da un handicap mentale. Il lungometraggio più prestigioso e più conosciuto nel “Focus” sulla cinematografia elvetica è Vecchi Pazzi di Sabine Boss che mette in scena con brio, umorismo e partecipazione umana la storia di Vivi Ferrari una effervescente diva che si rifiuta di invecchiare. Il film è stato girato a Locarno.
Nell’ambito del Festival si svolgerà un incontro tra la “neonata”
Ticino Film Commission TFC, rappresentata da Cristiana Giaccardi e la Film Commission BATCH Hainaut per uno scambio di vedute.
19/02/2016, 09:00
Augusto Orsi