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BERLINO NEI FILM: LA GUIDA INTERATTIVA


Ros Banks, Online Marketing Manager a Wimdu, racconta la realizzazione della mappa, mediante Storymap, sui film più significativi, indipendenti e mainstream, girati a Berlino.


BERLINO NEI FILM: LA GUIDA INTERATTIVA
Come nasce il progetto "Berlino nei Film: la Guida Interattiva"?
Con la Berlinale alle porte ho iniziato a pensare ad alcuni film che sono stati ambientati a Berlino. Vivo in questa città da diversi anni e la curiosità mi ha portato a cercare su internet una mappa di locations dove sono stati girati. La ricerca non ha avuto successo, così ho deciso di crearne una da me.

Come ha scelto i 31 film segnalati?
Ho iniziato con alcuni film moderni che ho sempre amato (es. “Le Vite degli Altri”, “Goodbye, Lenin!” e “The Edukators”), e da lí ho approfondito la ricerca. La parte più divertente è stato scoprire film, che non avevo mai visto prima ed altri ancora più vecchi, mi hanno dato una nuova prospettiva sulla città. Se avessi avuto più tempo a disposizione, avrei sicuramente incluso altre pellicole ambientate durante il periodo della DDR (Repubblica Democratica Tedesca). Probabilmente in futuro li aggiungerò alla mappa.

Ci può parlare dei luoghi di "Germania Anno Zero", unico film italiano segnalato dalla mappa?
Germania Anno Zero” è un film molto interessante sia da un punto di vista politico che per le location che vengono utilizzate. Essendo stato girato nel 1948, pochissimi anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, le devastazioni che vediamo sullo schermo sono reali: Berlino si presentava come una città letteralmente in macerie dopo la fine del conflitto. Quando vediamo gli attori farsi largo tra le pile macerie e quel poco che rimaneva degli edifici, ci rendiamo conto di come tutto ciò fosse reale e non ricreato in uno studio. Questo ci fa capire come, a parte i monumenti storici come la Porta di Brandeburgo, oggigiorno sia molto difficile trovar traccia delle location utilizzate nel film, dal momento che sono state completamente ricostruite.

Che cambiamento sociale ed urbanisco ha incontrato tra la realtà odierna e quella dei film?
Ciò che rende Berlino una città così affascinante dal punto di vista cinematografico è il fatto che ogni film realizzato qui tratta diversi aspetti politici, sia che questi appaiano deliberati, piuttosto che impliciti, ma comunque funzionali alla storia da raccontare. Ad esempio, un film pre-bellico come “Uomini di domenica” (Menschen am Sonntag), realizzato nel 1930, ci appare ricco di pathos dal momento che gli spettatori di oggi sono ben consapevoli di quello che sarebbe accaduto a Berlino nei successivi 15 anni. Anche una commedia come “Herr Lehmann” (2003), assume una certa risonanza tra il pubblico essendo ambientata nei mesi subito precedenti alla caduta del muro di Berlino (sentimento non condiviso dal protagonista, ovviamente).
La differenza principale sta nel fatto che oggi guardiamo ad eventi come la Seconda Guerra Mondiale o la caduta del muro con una prospettiva più definita. Chi può dire tra 30 anni cosa vedranno gli spettatori in un film come “Victoria” (2015). Certamente oggi ci viene difficile immaginarlo.

Qual è stato il luogo che più l'ha colpita tra quelli menzionati?
Sono sempre stata affascinata da come i luoghi più iconici di Berlino (es. la Porta di Brandeburgo, il Fernsehturm e il Tiergarten) appaiano nei film. Mi ha sempre colpito, come questi luoghi così familiari, appaiano da una prospettiva differente.

Avete in mente questo progetto per altre città?
In Europa, sarei molto interessata a ricreare il progetto su Parigi, Londra e Roma, essendo città che amo e che hanno fatto da cornice a centinaia di film classici ma anche indipendenti. Fuori dall'Europa, sicuramente New York, sebbene la realizzazione richiederebbe diversi mesi di lavoro.

Per consultare la mappa, cliccare qui.

17/02/2016, 11:49

Simone Pinchiorri