Note di regia di "Grotto"
Con GROTTO volevo raccontare una storia di amicizia che appagasse non solo le giovani generazioni ma che divertisse anche agli adulti che accompagnano i piccoli al cinema, proponendo attraverso i protagonisti del film quegli archetipi umani in cui ognuno di noi può riconoscersi.
Dopo anni di scrittura e produzione, l'idea di passare dietro la macchina da presa è sembrata, prima ai miei collaboratori e poi a me, naturale e un valore aggiunto per chi come me conosce fin da bambina i luoghi dove è ambientata la storia: lo splendido scenario delle Grotte di Frasassi.
Quando poi, dopo aver letto la sceneggiatura, professionisti di grande esperienza e levatura artistica, uno per tutti Maxime Alexandre, direttore della fotografia che lavora ormai quasi esclusivamente in America, hanno deciso di affiancarmi in un progetto inconsueto per il nostro mercato, allora mi sono sentita pronta per affrontare questa nuova avventura professionale.
Dirigere i cinque bambini è stata un'esperienza straordinaria e sono convinta che questi piccoli attori avranno un meraviglioso futuro avanti a loro e non smetterò mai di ringraziarli per l’abnegazione e la disponibilità che hanno dimostrano nel girare in luoghi straordinari dal punto di vista estetico, ma sicuramente disagevoli dal punto di vista logistico.
Un altro aspetto che mi ha convinta a prendere in mano la regia del film è stata l’opportunità di lavorare con il gruppo di creativi di Chromatica, giovani professionisti italiani esperti nel VFX, che hanno mostrato grande entusiasmo per la possibilità di creare dal nulla il personaggio di GROTTO.
Spero che l'energia positiva che si respirava sul set, che ho sentito in sala montaggio e che si percepiva nelle buie sale dei VFX illuminate solo dagli schermi del computer dove GROTTO ha preso forma, possa raggiungere ogni schermo cinematografico e nelle sale 3D dove gli spettatori saranno catapultati letteralmente dentro le scene.
Micol Pallucca