CINEMA DU REEL 38 - "L’Orto di Flora": la comunione fra Uomo e Natura
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L’Orto di Flora” nasce dalla richiesta da parte dell’amico Ermanno Olmi a collaborare al suo progetto “
Terra Madre”, vera e propria opera di impegno civile, in cui si vuole riscoprire l’amore per la terra e per i suoi frutti, l’infinita riproposizione del patto che lega l’uomo alla natura, denunciando anche lo sfruttamento incosciente delle risorse naturali. Lo scopo di “
Terra Madre”, che vede il coinvolgimento di diversi autori e amici di Olmi, non era quello di far vedere un mondo in via di estinzione quanto piuttosto mostrare la poesia e le suggestioni che scaturiscono dal lavoro e dalle vite di quanti ancora rispettano la terra.
All’interno di questo ampio progetto Piavoli dunque sceglie di indagare il rapporto diretto fra l’uomo e la Natura, mostrandoci l’attaccamento e il rispetto del contadino per la terra. Girato nella valle dell’Adige, tanto cara all’autore, “
L’Orto di Flora” racconta un anno di lungo e paziente lavoro di un uomo intento a coltivare e pianificare il proprio orto. Infiniti silenzi accompagnano le immagini, che seguono il ripetersi di gesti quotidiani, scanditi dal lento susseguirsi delle stagioni.
In quest’opera possiamo ritrovare tutta la poetica dell’autore che accomuna i suoi diversi lavori. I suoni della natura, mai in presa diretta, compongono una sinfonia musicale che guida la contemplazione e dona fisicità alle immagini, aumentandone la portata sensoriale. La fraternità e la vicinanza tra Uomo e Natura ci viene mostrata attraverso sguardi fissi, che si soffermano a contemplare minuziosi dettagli, accostati e bilanciati da campi lunghi, generando così una particolare prospettiva ricca di significati sottesi. La soddisfazione per il ricavato di un lavoro duro e dignitoso non sfocia tuttavia nella volontà di un nostalgico e retorico ritorno al passato, bensì in un’ode allo stato di comunione tra l’Uomo e la Natura.
19/03/2016, 13:29
Marco Cipollini