ZETA - Il rap, il successo, la solitudine
Fedez, Rancore, Clementino sono per questa generazione quello che
Joe Strummer o Freddy Mercury sono stati per i nati negli Anni 80. Il merito di "
Zeta", il nuovo film di
Cosimo Alemà, prodotto da 999 Film e Panamafilm, in sala dal 28 aprile, è di averlo capito.
Il regista noto per i suoi videoclip musicali porta letteralmente il mondo del rap italiano al cinema.
J-Ax, Baby K, Rocco Hunt, Fedez, Ensi, Tormento, sono solo alcuni dei grandi nomi dell’ hip hop che recitano accanto ai protagonisti
Diego Germini e Irene Vetere, al loro debutto cinematografico.
"Volevo fare un film anche sul mio amore personale per la musica e per il rap– racconta
Alemà – l’unico fenomeno musicale che oggi appassiona i giovani”.
La trama, come parte dei dialoghi, è semplice e di per se banale: tre ragazzi della periferia romana che cercano riscatto nell’hip hop. Solo uno di loro ci riuscirà: Alex,
Diego Germini, si fa notare e entra nel “giro giusto”. Raggiunge per un breve periodo la fama con il nome d’arte
Zeta e si staccherà dagli amici Gaia (
Irene Vetere) e Marco (
Jacopo Olmi Antinori).
La morale è presto detta: nell’olimpo delle celebrità oltre ai soldi, al sesso, alla droga, alle ville con vetrate panoramiche e alle feste in piscina, c’è anche tanta solitudine. Quella di Alemà è una ricostruzione credibile della scena rap italiana e accende un faro sulla realtà underground sempre in lotta con le esigenze della musica commerciale, fatta di battaglie di freestyle e canzoni composte in studio.
"
Zeta" è un film sull’amore, sull’amicizia ma soprattutto sulla musica, pensato per riportare al cinema quella generazione che preferisce passare il tempo a comporre rime e non in una sala.
22/04/2016, 10:00
Maria Teresa Squillaci