Dal 2 al 28 agosto al MIC di Milano "Stefania
Sandrelli, seducente, sempre"
Dal 2 al 28 agosto 2016 presso il MIC - Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana presenta
STEFANIA SANDRELLI, SEDUCENTE, SEMPRE, un omaggio a una delle più amate attrici italiane, nell’anno del suo settantesimo compleanno.
Diciassette i film in programma, a partire dal titolo forse più noto, "
Sedotta e abbandonata" (1963) di Pietro Germi, dove la Sandrelli, giovanissima, ci regala una delle sue più indimenticabili interpretazioni. Di Germi certo non potevano mancare il film che la rese celebre, "
Divorzio all’italiana" (1961) e "
Alfredo, Alfredo" (1972) dove la Sandrelli recita affianco a Dustin Hoffman. Della proficua collaborazione con Bernardo Bertolucci, in programma "
Novecento" (1976), diviso in due atti, dove interpreta la compagna di Olmo, e il grande capolavoro "
Il conformista" (1970), tratto dal romanzo omonimo di Alberto Moravia, dove erotismo, politica e crisi esistenziali si intrecciano sui volti impeccabili della Sandrelli, di Jean-Louis Trintignant e Dominique Sanda. Come non inserire in un omaggio dedicato alla Sandrelli una delle sue più notevoli interpretazioni, "
C’eravamo tanto amati" (1974) di Ettore Scola, dove veste i panni della donna amata e contesa da Gassman e Manfredi, e di certo non poteva mancare "
Io la conoscevo bene2 (1965) dove Antonio Pietrangeli scommesse su di lei, e fece bene perché sia il film che l’attrice protagonista ottennero grande successo di critica e pubblico.
Nella retrospettiva anche un titolo di Tinto Brass, "
La chiave" (1983), pellicola scandalistica che prende spunto da un romanzo giapponese di grande successo, e uno di Marco Bechis, "
Figli-Hijos" (2001), ambientato nell’Argentina dei Generali, un racconto duro e asciutto alla ricerca di una verità complessa e difficile da accettare per due fratelli separati alla nascita.
Fra i titoli più recenti in calendario "
La vita come viene" (2001) di Stefano Incerti che ritrae un mosaico di esistenze con i loro amori, drammi e passioni, alla ricerca del senso della vita; "
Un film parlato" (2003) di Manoel de Oliveira, un viaggio attraverso i luoghi del Mediterraneo, un film che s’interroga sui valori persi e ritrovati della cultura occidentale; il noir di Ferzan Özpetek "
Un giorno perfetto", tratto dal romanzo di Melania Mazzucco, dove i protagonisti sono una coppia di separati, Valerio Mastrandrea e Isabella Ferrari, e la Sandrelli si riconferma come grandissima attrice, e infine il film che le fece vincere un Nastro D’argento, diretta da Paolo Virzì, "
La prima cosa bella" (2009), commedia drammatica che si appoggia su un cast di attori straordinari ed efficaci, a partire dalla Sandrelli stessa e da Micaela Ramazzotti che interpretano entrambe la protagonista Anna in due diverse stagioni della vita, fino a Valerio Mastrandrea e Claudia Pandolfi.
30/07/2016, 09:38