A settembre torna il festival Corto & Fieno
Corto e Fieno, ideato e promosso da Asilo Bianco, curato da Paola Fornara e Davide Vanotti, continua le sue esplorazioni e incursioni agricole e regala, attraverso le tante pellicole che vengono presentate nella tre giorni, sguardi su paesaggi e persone, vicini e lontani.
Alla sua settima edizione, in programma
dal 16 al 18 settembre, tra gli spazi insoliti nei
comuni di Ameno, Omegna e Miasino, il festival racconta attraverso pellicole provenienti da tutto il mondo le tante “facce” del mondo rurale contemporaneo: una competizione in un paesino dei Balcani sulle uova più dure da rompere, i migranti in Italia, storie di vita masai in Trentino, i venditori di gelati nella Turchia rurale e dimenticata, un film senza dialoghi sui versi animali, riprodotti dagli uomini per cercare un nuovo modo di comunicare, i campi minati in Africa bonificati per poter essere coltivati...sono solo alcuni degli spunti che si potranno scoprire a Corto e Fieno.
Il programma 2016 punta a dare maggiore spazio alla selezione dei cortometraggi, non solo con il concorso “
Frutteto”, ormai consolidato negli anni e sempre più internazionale, ma anche con una selezione per i più piccoli, “Germogli”, e una sperimentazione notturna, “Il corvo nell’orto”, con una mezz’ora di corti horror rurali. Quasi completamente dimenticato dalla programmazione in sala, il formato corto continua a essere fondamentale per il cinema contemporaneo, fucina di idee e di sperimentazione, luogo a tempi ridotti dove ci vogliono talento e immediatezza.
Oltre a Frutteto (cortometraggi), viene riproposta come da struttura del festival la sezione
Mietitura (medio e lungometraggi), più una sezione Sempreverde dedicata ai classici del cinema rurale. Per quest’ultima, quest’anno il critico Bruno Fornara presenterà due curiosi e rurali lavori del regista Werner Herzog,
How Much Wood Would a Woodchuck Chuck e La Soufrière.
A fine festival, la giuria di Corto e Fieno premia i primi classificati di ogni sezione in concorso con uno speciale “ruralès”. Consegna il “Rastrello d’oro” per Frutteto, il “Forcone d’oro” per Mietitura e il
Premio Speciale della Giuria dedicato a Maria Adriana Prolo, nata a Romagnano Sesia e fondatrice del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Il pubblico del Festival consegna la “Vanga d’oro”, mentre i più piccoli assegnano lo “Zappino d’oro” per Germogli.
Tra le preziose collaborazioni del festival si riconferma Ricola come sponsor principale della settima edizione di Corto e Fieno, in piena sintonia con lo spirito dell’evento. L’azienda svizzera da sempre si impegna a realizzare un prodotto in completa armonia con la natura; è all’avanguardia nella coltivazione delle erbe e pone molta attenzione alla selezione e controllo dei terreni, con metodi di coltivazione rispettosi dell’ambiente, senza l’uso di pesticidi.
L’edizione 2016 è infine caratterizzata da una
nuova immagine, realizzata da Carlo Valsesia, primo artista coinvolto in un progetto che regalerà a ogni edizione di Corto e Fieno un’immagine nuova e rappresentativa da parte di artisti selezioni da Asilo Bianco.
Carlo Valsesia (1987, Borgomanero) si laurea in Industrial design presso il Politecnico di Milano e successivamente focalizza il suo interesse sul mondo dell'illustrazione iscrivendosi all'accademia internazionale Comics di Torino. Con il suo immaginario visivo, mira ad indagare il linguaggio architettonico del mondo attraverso l'individuazione di quelle forme e archetipi che di volta in volta vengono ripetuti e ricontestualizzati, generando i mattoni di separazione tra reale e ideale.
Tutte le proiezioni di Corto e Fieno sono a ingresso libero.I film in lingua originale sono sottotitolati in italiano.
Per informazioni:
www.cortoefieno.it22/07/2016, 08:50