VENEZIA 73 - A "Bookciak, Azione!" Ascanio Celestini
Sin dalla sua nascita il cinema è andato a braccetto con la letteratura, traendo ispirazione dalla penna degli scrittori, per riportare in immagini le emozioni e le suggestioni messe nero su bianco. In questa direzione vanno i bookciak movies, innovativa e sperimentale forma di racconto in video, nata cinque anni fa con l'istituzione del premio “
Bookciak, Azione!” diretto da Gabriella Gallozzi e assegnato nel tempo da grandi nomi del cinema italiano come Ettore Scola, Ugo Gregoretti e Gabriele Salvatores.
A trionfare in questa quinta edizione, ospitata all'interno delle Giornate degli Autori, sono Rosa Maietta per
Vorago, ispirato a "Il silenzio del lottatore" di Rossella Milone, Alessandro Padovani per
Haapar, da Neve, cane, Piede di Claudio Morandini e Denise Dacquì per "
Shouting", tratto da Tu non tacere di Fulvio Ervas, e a decretare i vincitori sono stati il Presidente di giuria
Ascanio Celestini, insieme a
Wilma Labate,
Teresa Marchesi e
Gianluca Arcopinto. La Giuria ha inoltre attributo due menzioni speciali a Luca Mazzara per
Operazione Avalanche, liberamente ispirato a Il Silenzio del Lottatore di Rossella Milone e Alessandro Asciutto per
La Danza Dell’amore ispirato, anche in questo caso, a Il Silenzio del Lottatore di Rossella Milone.
Intervenuto in occasione della conferenza di presentazione, Celestini ha detto la sua su questa nuova forma d'arte: “Ciò che maggiormente mi ha colpito, è che nonostante i lavori si rifacciano alla letteratura, l'utilizzo delle parole risulta il più delle volte molto scarno, scelta tecnica che risulta vincente”.
Quando si parla del rapporto tra cinema e letteratura, il nodo cruciale ruota spesso attorno al concetto di “fedeltà”, ma non per i bookciak: “I video pervenuti non sono fedeli ai romanzi da cui sono tratti, per lo meno nella storia. Credo che riuscire ad esserlo in tre minuti sia un'impresa impossibile”.
Per Celestini, quella di “Bookciak, Azione!” è stata una piacevole scoperta, che ha riservato anche delle sorprese: “Devo ammettere che, data l'età anagrafica dei partecipanti, mi aspettavo di vedere qualcosa di simile ai videoclip musicali, con linguaggio veloce e montaggio serrato. I prodotti arrivati vanno invece più nella direzione della videoarte, e sarà interessante capire che tipo di collocazione riusciranno ad avere, se di stampo commerciale o squisitamente artistico”.
31/08/2016, 11:42
Antonio Capellupo