VENEZIA 73 - Emanuel Caserio, Premio Kinéo
Emanuel, provieni dal Centro Sperimentale di Cinematografia ma sei riuscito, quasi subito, a crearti una dimensione anche nel mondo dello spettacolo. Come hai vissuto questo passaggio?
"Quando sono uscito dal CSC ero inizialmente molto spaventato, perché mi rendevo conto di aver passato tre anni in una bolla che assieme agli strumenti per poter svolgere al meglio il mio lavoro mi ha anche protetto dal mondo esterno. Fortunatamente, ho avuto al mio fianco da subito il consiglio di validi professionisti, in particolare il mio agente Alberto Capone, che mi hanno indirizzato al meglio in queste fasi iniziali della mia carriera, che forse sono le più insidiose".
In che modo sei riuscito a gestire gli ostacoli che ti sei trovato davanti?
"Con il lavoro. Sono contento di poter dimostrare che ce la si può fare anche senza ricevere un aiuto dall'alto. In questo momento, ad esempio, continuo a lavorare anche come cameriere, e questo mi fa sentire orgoglioso di me stesso. Per me è importante potermi guardare allo specchio e sapere che tutto quello che ho raggiunto me lo sono guadagnato".
Il premio Kinéo si schiera con WeWorld per difendere i diritti delle donne. Puoi dirci qualcosa di più sulla tua partecipazione a L'amore Rubato?
"È un film che collega 5 episodi tratti dal libro di Dacia Maraini, e che andrà in onda a novembre nella giornata internazionale contro la violenza alle donne. Io interpreterò Nico, un ragazzo di buona famiglia che avrà una storia d'amore tormentata con Chiara Mastalli".
04/09/2016, 18:35
Chiara Da Ronche