Fondazione Fare Cinema
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FUORICINEMA - La prima edizione dal 16 al 18 settembre


L'ideatrice della rassegna è l'attrice Cristiana Capotondi, insieme a Cristiana Mainardi


FUORICINEMA - La prima edizione dal 16 al 18 settembre
Un happening che nasce da un desiderio: raccogliere esperienze di vita, aspirazioni e riflessioni sviluppate attorno al mondo del cinema, e metterle in circolo, come patrimonio comune. Ha un’anima pop Fuoricinema, la kermesse che si terrà dal 16 al 18 settembre, prevalentemente all’aperto, nel solco di quello che in effetti sembra essere un nuovo modo di vivere Milano: più libero, più semplice. Ma allo stesso tempo più consapevole. Fuoricinema nasce con la fortissima volontà di creare un evento inclusivo, e anche un evento di condivisione, fortemente contestualizzato a Milano, capitale non solo nell’ambito della moda, del design, dell’audiovisivo, ma anche nell’ambito dell’impegno sociale: Fuoricinema – che è totalmente gratuito per il pubblico ed è prodotto da un’Associazione non profit - si occuperà di raccogliere fondi per tre associazioni milanesi che si occupano di infanzia.

Ogni anno un tema di racconto diverso. Per questa prima edizione il tema scelto è quello del sogno, quale forza vitale che consente non solo di immaginare oltre la realtà, ma di andare a creare con tenacia e determinazione una realtà migliore.
Un palco e uno schermo, un’arena da un migliaio di posti seduti e migliaia di posti sul prato, tutt’attorno un piccolo villaggio con street food, un market place, aree di sosta: Fuoricinema si svilupperà nell’area che si affaccia su via Gaetano de Castillia, ai piedi del Bosco Verticale, coinvolgendo la Stecca degli Artigiani, la Casa della Memoria, la Fondazione Riccardo Catella e estendendosi all’interno, nell’ex campo di grano.

Nell’area antistante la Stecca degli Artigiani – sul prato – verranno dunque allestiti un grande palco e un grande schermo: verranno accolti artisti provenienti dal mondo del cinema, della musica, della letteratura, per incontrare il pubblico, raccontarsi, scambiarsi opinioni. Divertirsi, riflettere e soprattutto condividere con il grande pubblico senza barriere, in un gioco confidenziale e intimo di racconto, all’aperto, gratuito e accessibile a tutti. Dalle 21 di sera, dopo un dj set per un aperitivo in allegria che vedrà sul palco dj e video perfomer, si susseguiranno fino a notte fonda le proiezioni dei film. La conduttrice che sul palco saluterà gli ospiti e li presenterà al pubblico sarà Teresa Mannino.

La Fondazione Catella ospiterà, per l’occasione, Gesti di narrazione - studio per un racconto senza parole, un’installazione di Studio Azzurro che testimonia l’utilizzo quotidiano di un linguaggio non verbale, quello dei segni, una riflessione sul ruolo sempre più predominante delle immagini nella narrazione contemporanea. Alla Casa della Memoria verrà allestita una mostra di opere legate al cinema dell’artista Jordi Siena e verrà organizzata una rassegna dedicata al tema della Memoria con materiale video d’archivio delle associazioni ANPI, ANED, INSMLI.

A legare il sogno e la solidarietà – per gli ideatori – non poteva che essere il mondo dell’infanzia, quella fase della vita in cui più di ogni altra il diritto al sogno deve essere tutelato. “Fondazione Arché, Missione Sogni e l’Associazione Bianca Garavaglia sono le tre associazioni che saranno destinatarie dei fondi raccolti con una serie di iniziative” spiega Francesca Mangano, esperta di marketing sociale e socia di Visione Milano. Verrà allestito un market place attivo durante i tre giorni di manifestazione presso la Stecca degli Artigiani, dove il pubblico potrà acquistare oggetti e abbigliamento che importanti marchi della moda hanno messo a disposizione per sostenere l’iniziativa, mentre nelle due settimane antecedenti Fuoricinema, verrà organizzata un’asta Charity Stars a livello nazionale che culminerà con la chiusura durante la cena di gala prevista per venerdì 16, e ospitata nell’avveniristico Unicredit Pavilion. La serata - organizzata con Ferrarelle, acqua ufficiale di Fuoricinema - vedrà un menù firmato dalla chef Enrico Bartolini a ispirazione cinematografica.

“Quando abbiamo iniziato a cullare l’idea di Fuoricinema, abbiamo innanzitutto immaginato qualcosa cui avremmo voluto partecipare da spettatori” spiega Cristiana Capotondi ideatrice con Cristiana Mainardi e la loro società Artisti Insieme di Fuoricinema. “Ci sembrava interessante mettere al centro le persone ancor prima del prodotto, approfondire una relazione e svilupparne un racconto, e farne godere il pubblico, che a Milano è importante. Così come di Milano sono importanti altri elementi, che speriamo di valorizzare: crediamo in una città dove le diversità possano essere sempre meno discriminanti, e il cinema ha il potere di aprire e formare le menti, oltre che di far sognare” le fa eco Cristiana Mainardi.

“E proprio come il cinema, anche Fuoricinema è un’opera collettiva, che si è potuta concretizzare e potrà crescere solo grazie alle intuizioni e al lavoro di molte persone” chiude Capotondi. L’altra metà di Fuoricinema – fin dalla prima intuizione – è rappresentata da un’istituzione del Cinema a Milano, il cinema Anteo che, con i suoi 37 anni di attività e il nuovo progetto che lo farà crescere fino a 10 sale, il pubblico conosce bene: “Quello che soprattutto vogliamo alimentare di Fuoricinema – commenta l’amministratore delegato Lionello Cerri – è il potenziale aggregante, e di crescere negli anni a venire: speriamo di creare un circuito virtuoso anche rispetto alla sua finalità, quella benefica. Anteo ha sempre cercato di andare oltre i muri e la definizione classica della sala cinematografica, che è anzitutto un luogo culturale per il modo in cui la si può vivere e per le esperienze che si possono condividere. Una città che riesce a far vivere il piacere di condividere cultura, è una città bella”.

13/09/2016, 14:30