Fondazione Fare Cinema
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I vincitori della prima edizione del Farm Film Festival


MIGLIOR FILM: THE TROLLEY-BUS MAN
Il Premio per il Miglior Film della prima edizione del Farm Film Festival va a "The Trolley-Bus Man", di Jonas Trukanas, per lo sguardo ironico e mai banale sul conflitto uomo-macchina nell’epoca dell’ipermeccanizzazione del lavoro, visione intessuta in una trama che fa il verso all’epica del supereroe ormai costante in molti film del cinema contemporaneo. Con una regia sapiente e ponderata, un montaggio ritmico e cadenzato, una fotografia emotiva che esalta il pathos delle sequenze girate, una colonna sonora che restituisce un senso di armonia contorto del progresso messo in scena, The Trolley-Bus man rappresenta un’ottima opera atta a dissacrare la nostra paura del nuovo e della modernità e, al contempo, il nostro incessante e fragile bisogno di eroi.

REGIA: ZOMBRIELLA
Il Premio per la Miglior Regia della prima edizione del Farm Film Festival va a "Zombriella", perché il comedy-horror è un genere difficile e lo è ancora di più se sconfina in un campo ostico e sempre più inflazionato come quello dello zombie-movie. Il regista tedesco Benjamin Gutsche riesce qui a imbastire una narrazione molto bella che spazia dal linguaggio del comedy cartoon a quello dei fumetti, ottenendo una storia priva di sbavature e dall’incalzante ritmo registico, che culmina nell’evolversi del rapporto fra i due giovanissimi e bravissimi protagonisti e che riesce a restituire con pochi fronzoli e genuina ironia le piccole paure e le ombre immaginarie del mondo infantile non rinunciando a una capacità di rappresentazione estremamente matura.

MONTAGGIO: MIRROR
Il Premio per il Miglior Montaggio della prima edizione del Farm Film Festival va a "Mirror", di Daniele Barbiero, per aver sviluppato con sapienza un soggetto di grande originalità e per aver costruito un ritmo narrativo incalzante e al contempo equilibrato in cui il montaggio di Gianluca Conca contribuisce in maniera decisiva a restituire lo sviluppo emotivo e psicologico del personaggio principale di una storia che è metafora dell’uomo moderno, delle sue costrizioni e di un bisogno di ritrovare se stessi che ci invita a guardare più spesso dentro lo specchio delle proprie necessità.

FOTOGRAFIA: DJINN TONIC
Il Premio per la Miglior Fotografia della prima edizione del Farm Film Festival va a "Djinn Tonic", di Domenico Guidetti, cortometraggio dai contorni fantastici e dai toni squisitamente grotteschi in cui la fotografia di Nicola Xella diventa colonna portante per la resa di un ambiente magicamente surreale e fuori dal tempo, favolistico e favoloso, caricando le sequenze di colori vividi senza mai appesantire la scena, con una grazia e un gusto immaginifico che ricordano i migliori lavori di registi del calibro di Wes Anderson e Terry Gilliam.

COLONNA SONORA: CURSOR
Il Premio per la miglior colonna sonora della prima edizione del Farm Film Festival va a “Cursor” di Marco Castiglione, cortometraggio fantascientifico che mette in scena un conflitto tra militari umani e armi androidi in un’ambientazione futuristica, e speriamo non futuribile, nel quale le sapienti composizioni musicali di Daniele Dinaro conferiscono all’opera un ritmo narrativo serrato e intensificano l’epicità delle sequenze più tese di questo interessantissimo corto sci-fi, mostrando una perizia compositiva e un’attenzione metrica che poco hanno da invidiare a ben più corpose produzioni internazionali.

ATTORE: EMANUELE VICORITO (BELLISSIMA)
Il Premio per la miglior interpretazione maschile della prima edizione del Farm Film Festival va a Emanuele Vicorito per “Bellissima” di Alessandro Capitani, per l'espressione naturale con cui dà vita ad un personaggio malavitoso, calandosi in una veste che non scivola mai nel banale e che con poche pose essenziali riesce a rappresentare un eccellente uomo di strada in un cortometraggio che mette in scena in maniera magistrale il sempre più aspro conflitto tra bellezza interiore e bellezza esteriore nella contemporanea società dell’apparire.

ATTRICE: Diaryatou Daff (LURNA)
Il Premio per la miglior interpretazione femminile della prima edizione del Farm Film Festival va a Diaryatou Daff protagonista di “Lurna” dello spagnolo Nani Matos, per la grande prova drammatica offerta e la straordinaria capacità di restituire con perfetto mimetismo attoriale l’intero dramma umano delle donne vittime delle tratta delle schiave del sesso e il loro bagaglio di dolore, disillusioni e speranze distrutte. Una recitazione che rende ancora più vivido e intenso un tema come quello della violenza sulle donne, quanto mai dolorosamente vivo e attuale.

SHORT SOCIAL – SOCIAL FARM: ORCHESTRA NOTTURNA CLANDESTINA
Il Premio Short Social della prima edizione del Farm Film Festival va a "Orchestra Notturna Clandestina", di Federico Braconi, per aver avuto la capacità di individuare un luogo di resistenza e di reazione artistico-culturale nel cuore di Roma e per averlo rappresentato sul grande schermo con grazia, concisione e onestà. Un lavoro la cui qualità emerge naturale, senza mai ricorrere a una facile prosopopea ma che si affida piuttosto al vagare discreto dell’occhio della telecamera, la quale spazia dal collettivo al singolo elemento fino a mettere in piedi uno straordinario ritratto corale della tenacia dell’arte e dalla voglia di costruire bellezza anche quando attorno sembrano solo macerie.

ANIMAZIONE: MADAMA BUTTERFLY
Il Premio per il miglior corto d’animazione della prima edizione del Farm Film Festival va a “Madama Butterfly”, di Andreas Kessler e Lea Najjar per la grande potenza espressiva di quest’opera dalla regia attenta e raffinata, per il sapiente utilizzo di personaggi delicati come le marionette e per averle rese potente strumento cinematografico, conferendogli carica, espressioni e reazioni umane, dalle sequenze di messa in scena dell’opera pucciniana fino allo spettacolare, tragico epilogo costruito con vigore e ottima perizia rappresentativa.

DOCUMENTARIO: BORGO VECCHIO FACTORY
Il Premio Miglior Documentario della prima edizione del Farm Film Festival va a "Borgo Vecchio Factory", del collettivo “The Piranesi Experience”, per aver saputo raccontare, con semplicità e completezza, il valore di un progetto sociale e artistico e il suo impatto nei luoghi e nelle persone del quartiere di Borgo Vecchio a Palermo. Un'idea, un progetto, un racconto per immagini che portano lo spettatore nel cuore del Borgo, tra i suoi abitanti e le loro storie, lasciandogli addosso quella dolce e mai ipocrita sensazione di poter contribuire al cambiamento sociale attraverso l'arte e l'ascolto dell'altro.

PREMIO MIGLIOR VIDEOCLIP: VALSALAND – ENSAMHETEN
Il Premio per il Miglior Videoclip della prima edizione del Farm Film Festival va a “Ensahmeten”, diretto da Nicola Piovesan, per aver messo in piedi una rappresentazione immaginifica della fuga dalla solitudine tramite un immaginario fantastico e variopinto, traducendo le atmosfere musicali in sequenze che restituiscono il quadro emotivo del brano a cui il videoclip fa da corredo, rifacendosi a riferimenti colti e trasfigurandone il linguaggio visivo in maniera originale e personale.

14/10/2016, 10:20