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Note di regia de "Le Romane. Storie di Donne e di Quartieri"


Note di regia de
Non sono partita da un’idea precisa, ma dal desiderio di mettere a fuoco alcune figure femminili che nel corso del tempo hanno nutrito la mia fantasia e nei confronti delle quali ho sempre avuto un senso di ammirazione, di gratitudine o semplicemente di curiosità. Certe frasi di Anna Magnani che vengono in mente all’improvviso come un’illuminazione, un ritornello un po’ spinto della Ferri che mette pepe a una giornata stanca, il sorriso vissuto di Tullia Zevi, l’invidia nei confronti di chi riesce a mettere in scena una storia con il talento del proprio corpo. Nessuna pretesa di fare il ritratto di questo e quel personaggio, di ricostruire dei caratteri, o di rileggerli alla luce della memoria. Semplicemente la voglia di costruire un “ordito”, un tessuto femminile nel quale riconoscere dei volti e delle voci che sgorgano spontanei dalla città e che nella città si rispecchiano. Nel farlo, mi è sembrato indispensabile ambientarli nei quartieri di origine o di elezione. Per creare uno sfondo, un 'paesaggio cittadino' che tenesse insieme il carattere del luogo e quello del personaggio. Una piccola scommessa che potrebbe preludere ad un futuro affresco femminile della nostra città e non solo.

Giovanna Gagliardo