FESTA DI ROMA 11 - "Ieri Oggi Domani", lunga vita ai David
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Se non lo vinci dici che in fondo non è un premio importante. Poi se lo vinci ti fa piacere". Parola di Giuseppe Tornatore, una delle innumerevoli eccellenze della settima arte insignite del "David di Donatello", nato nel 1956 come risposta italiana ai "Premi Oscar" e divenuto nel tempo un mezzo capace di rendere il nostro cinema più visibile di quanto non fosse.
A raccontare la lunga e affascinante storia delle statutte d'oro disegnate per l'occasione da Bulgari è Giorgio Treves con "
David 60 - Ieri Oggi Domani", documentario dedicato alla memoria del più grande animatore dell'ambito premio, Gian Luigi Rondi.
Proprio il decano dei critici italiani è il "Virgilio" scelto per accompagnare lo spettatore in sessant'anni di storia italiana attraverso volti, sequenze di film e parole dei vincitori. Da Gina Lollobrigida, cui andò il primissimo David per "La donna più bella del mondo", a Gabriele Mainetti, l'ultimo dei trionfatori con le sette statuette per "Lo chiamavano Jeeg Robot", tanti sono gli aneddoti e gli attestati d'amore verso un'istituzione da sempre impegnata a segnalare al mondo intero ciò che di buono viene prodotto in Italia.
Sfogliando l'album dei ricordi, riappaiono le prime edizioni nella splendida cornice di Taormina, testimonianze di vincitori cui il David cambiò per sempre la carriera, e una divertente commistione tra star internazionali e quelle di casa nostra, come il siparietto del '58 con Anna Magnani che suggerisce a Marilyn Monroe le risposte da offrire alla stampa.
Una carrellata di immagini di repertorio ed interviste, tra un passato glamour e un presente in mano ad una giuria di 1800 membri, che non può che far bene a chi ha davvero a cuore il nostro cinema, e che rende il giusto merito ad un uomo che a quella statuetta d'oro dedicò un'intera vita.
19/10/2016, 15:22
Antonio Capellupo