FESTA DI ROMA 11 - "The Space between"
Ognuno ha un sogno nel cassetto, un obiettivo che si vuole raggiungere per potersi sentire appagati. La strada per appare i propri desideri però non è semplice ed è lastricata da numerosi imprevisti.
Questo è quello di cui si parla in "
The Space Between", il primo lungometraggio di Ruth Borgobello, e scritto da
Ruth Borgobello e Mario Mucciarelli, sullo sfondo del
Friuli Venezia Giulia, nonché il primo sodalizio cinematografico tra l’Italia e l’Australia.
I sogni infranti vengono messi in scena da Marco,
Flavio Parenti, un trentacinquenne chef di Udine, costretto a mettere da parte il suo lavoro a Londra per tornare a casa ad accudire il padre malato. Ormai carico di malinconia, si trascina giorno dopo giorno nella sua triste routine, rifiutando qualsiasi tipo di cambiamento, anche strabilianti offerte di lavoro, per tornare a fare ciò che lo ha reso felice.
Eppure nel momento più buio, dopo un grave lutto, tutto cambia quando conosce Olivia,
Maeve Dermody, una giovane designer australiana. Solare, forte e piena di vita che sembra riuscire finalmente a riscaldare Marco riaccendendo la sua voglia di sperare e rincorrere i suoi sogni.
Tra inglese ed italiano, il film, incorniciato in panorami mozzafiato, si segue facilmente, seppure cerca di farsi carico di più problematiche di quante se ne possano analizzare in 140 minuti.
Il grande merito è però quello di riuscire a mettere bene in contrasto le due anime opposte dei personaggi, una forte e lucente e l’altra fioca e atterrita dagli eventi; ma una complementare all’altra e così bisognose di entrambi per vivere.
Vorrebbe essere un film sui sogni infranti, ma quello che ne esce fuori è una speranza verso il futuro, che nonostante un pesante sfondo di crisi pronto a infrangere i propri desideri, una piccola molla può scattare e rinascere dentro la voglia di combattere per ciò che si vuole.
Forse nulla è lasciato al caso e magari quel treno che “passa una volta sola ” non è detto che non ritorni indietro per fermarsi ancora una volta.
Alfredo Toriello23/10/2016, 10:00