Dal 5 al 9 novembre a Firenze il 38° Festival
Internazionale di Cinema e Donne
46 film, 2 focus, molte anteprime, 2 eventi speciali, incontri con le autrici, presentazioni di libri tutti i giorni, 2 vincitrici del Premio Sigillo della Pace (film narrativo, film documentario), 5 vincitrici del Premio Gilda (film, attrice, libro, doc, antiviolenza). Questi i tratti caratteristici del
Festival Internazionale di Cinema e Donne di Firenze, diretto da Maresa D'Arcangelo e Paola Paoli.
Nell'ultimo rapporto sul Mercato e l'Industria del Cinema in Italia redatto dal MiBACT, il festival fiorentino di Cinema e Donne viene citato come eccellenza europea ('grazie a Firenze, nessuno in Europa come l' Italia'). Per la continuità il valore delle opere mostrate, l'ampiezza del panorama, le retrospettive e tanto altro. Il rapporto però evidenzia l'arretratezza dell'Italia nel panorama europeo rispetto alla presenza femminile nei ruoli della regia e della produzione.
Per questa ragione il 38°
Festival Internazionale di Cinema e Donne di Firenze organizza la mattina di lunedì 7 novembre, a La Compagnia, ore 10.30, un focus intitolato "
The Times They Are A Changin. Come rendere l'industria cinematografica più paritaria: Formazione? Risorse? Potere? Diversità?" Partecipano rappresentanti di Eurimages, di Ewa (rete europea dei Festival di Cinema e Donne), del MiBACT e le registe presenti al festival. Nonostante tutto, oggi molte registe italiane, con grinta e determinazione, pur nella difficile situazione produttiva e soprattutto distributiva, continuano a fare del cinema la loro professione o forma d'arte. Sono "giovani maestre" che hanno già prodotto una filmografia importante e ricevuto premi e riconoscimenti.
Come Alina Marazzi, che presenta "
Anna Piaggi", una visionaria della moda e "
Tutto parla di te" e Marina Spada, che porta al festival "
Il mio domani".
Grande attenzione alla cinematografia del Nord Europa, specificamente a quella svedese, di cui sarà presentato "
Astrid" ,un film della miglior documentarista del paese Kristina Lindström (autrice del premiatissimo Palme) dedicato ad Astrid Lindgren, la scrittrice che ha inventato Pippi Calzelunghe. Dall'Olanda, altro “paese della parità”, arrivano i film della nuova onda delle giovani registe che scelgono storie esemplari, ben raccontate e campioni d'incassi nel loro paese in cui i problemi si risolvono attraverso discussione e confronto: "
If Sun Explodes" di Hanna van Niekerk, "
Seaside Walking" di Mirjam de With e Ventoux di Nicole van Kilsdonk.
Appuntamento con
Margarethe von Trotta che presenta in anteprima il suo ultimo film "
Die abhandene Welt" domenica 6, all'Istituto Tedesco (Borgo Ognissanti 9, alle ore 10.30). Si parlerà con lei di sorelle e sorellanza come valenze reali e narrative ma anche sociali e metaforiche.
“Carta bianca” a Margarethe von Trotta con il film in costume di Dagmar Hirtz, "
Die Hebamme – Auf Leben und Tod".
Il 70° anniversario del voto alle Donne in Italia (1946) sarà festeggiato con la presentazione del lavoro di Paola Scarnati, storica organizzatrice e dirigente dell'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD) con una scelta di grandi firme che ripercorrono la storia italiana dal Dopoguerra ad oggi. (Cecilia Mangini, Costanza Quatriglio, ecc). Regalo dell'AAMOD per gli spettatori fiorentini l'anteprima, di Femminismo! di Paola Columba, completato apposta per il Festival.
Due gli eventi speciali: "
Diaspora, ogni fine è un inizio", il nuovo film della coppia Faccini - Piperno (regista e produttrice/interprete) sulla storia inedita e emozionante della famiglia ebrea di Marina, in fuga dall'Italia verso gli Usa e Israele; e "
L'Età d'Oro", di Emanuela Piovano (Director's Cut), ispirato alla vita di Annabella Miscuglio, l'ideatrice e la fondatrice del mitico Filmstudio di Roma. Ha realizzato inchieste, storiche e molto censurate, come Processo per stupro e A.A.A. Offresi su violenza e prostituzione. Documentarista e sperimentatrice di nuovi linguaggi visivi, organizzò, assieme a Rony Daopoulo il primo Festival di Cinema e Donne italiano: Kinomata.
Prosegue l'importante ricerca di Silvia Lelli sulle forme della violenza di genere con il nuovo film "
Violenza Svelata". Il miglior spot contro la violenza è Forse non lo sapevi... di Anna e Adriana Cappelletti.
01/11/2016, 09:11