Note di regia di "Moo Ya"
Il viaggio senza meta di un non vedente per ridefinire le coordinate di un mondo. Questo avevo in mente prima di girare. Riformulare il nostro punto di vista attraverso il fluttuare di un cieco; un vedere nostro più elementare e frammentario per penetrare un luogo che appare familiare e invece è ancora, immensamente, misterioso. Una sorta di documentario di fantascienza dove spiriti possenti, come Moo Ya del Nilo, ancora mettono timore, e dove la tragedia dell'uomo pare interminabile.
Filippo Ticozzi