FdP 57 - Per cominciare una "Vita Nova"
"Vita Nova” non è un semplice documentario su un’esperienza di fecondazione assistita, è un puzzle di intima quotidianità.
Laura e Danilo si mettono completamente a nudo e mostrano in modo diretto e coinvolgente tutte le sfumature del loro percorso.
Danilo Monte, regista per mestiere e nella vita, fa scorrere la camera attraverso luoghi e momenti che condivide con la sua compagna Laura Beatrice d’Amore, sua produttrice e co-autrice, oltre che insegnante di Yoga dal nome tipicamente stilnovistico.
La coppia racconta il viaggio impervio che conduce a una maternità inizialmente negata, raccontandosi attraverso emozioni proposte senza filtri: la speranza di un traguardo finalmente raggiungibile, le ansie e le incertezze, l’amore che li ha sostenuti e motivati.
L’obiettivo di avere un figlio, è ora a portata di mano grazie alla fecondazione in vitro, un processo complesso che Laura non si trattiene dallo spiegare nei dettagli. Il gusto dolceamaro di qualcosa che non è poi così scontato, rende comunque Laura e Danilo una coppia in attesa come tante altre.
A colpire è la volontà di condividere spazi molto intimi, quasi come in un filmino domestico. Trovarsi da vicino a contatto con la vita altrui, in un momento poi così intenso, può mettere da spettatore inizialmente a disagio. Ma il contatto profondo con la sfera emotiva dei protagonisti crea una connessione che poi coinvolge nella gioia e nella delusione.
Danilo e Laura sono gli unici personaggi del documentario, unici ma non soli. Sono infatti accompagnati dall’amore di chi gli è stato vicino, che li lega e li ha spinti con determinazione verso la ricerca di una nuova vita.
28/11/2016, 08:53
Chiara Di Berardino