E' un opera molto intima e personale "
Diario Blu(e)" di Titta Cosetta Raccagni. E' innanzitutto il racconto autobiografico di un periodo della vita dell'autrice molto tormentato, quello dell'adolescenza, un momento di transizione dall'essere bambino alla cosiddetta maturità. Oltre a questo, la regista si interroga sulla sua identità sessuale, sull'amore verso l'amica Francesca, che la tormenta per anni.
Costruito sotto forma di film d'animazione con la voce fuori campo, che legge il diario di un'adolescente dei primi anni novanta, il film è una piccola perla artistica. Sorprende nella sua costruzione e nel modo in cui lo spettatore riesce ad entrare in empatia con la protagonista con le sue gioie e le tante sofferenze.
Con "
Diario Blu(e)" Titta Cosetta Raccagni opera un'esercizio di liberazione, si mette a nudo, facendo riemergere un periodo della sua vita dopo venticinque anni, realizzando un'opera personale, ma anche collettiva, generazionale. Vi sono raccontati amori disperati, amicizie, frustrazioni, inquietudini ed il raggiungimento di una propria consapevolezza ed identità.
26/11/2016, 10:25
Simone Pinchiorri