MAGIC ISLAND - Andrea e Vincent Schiavelli e la loro Sicilia
Un volto che non si dimentica, quello di
Vincent Schiavelli, interprete caratterista di mille film di culto americani dagli anni 70 in avanti. Attore feticcio di
Miloš Forman, da "
Qualcuno volò sul nido del cuculo" fino ad "
Amadeus" e poi "
Ghost", "
Batman" e le serie girate anche da noi dove recitava in italiano.
Ma non è lui il protagonista del film verità di
Marco Amenta, bensì suo figlio
Andrea, nato a Los Angeles, cresciuto a New York e con un grande peso sulla coscienza; l'assenza alla morte del padre e al suo funerale avvenuti in Italia nel 2005.
Andrea era poco più che un bambino e la sua memoria del papà è legata a due viaggi in Italia, nella Sicilia che aveva dato i natali ai suoi nonni, dove Vincent si era stabilito alla ricerca di quelle radici fatte di paesaggi, dimensioni umane, cibo e affetti familiari.
Con il pretesto di andare a prelevare il denaro lasciato dal padre sul conto in una banca italiana, Andrea, seguito a breve distanza dalle camere di Amenta, affronta il viaggio tra mille dubbi, qualche paura e tanta voglia di chiudere un capitolo. A New York l’incontro con la madre e la fidanzata con le quali affronta i suoi dubbi sulla partenza per l’Italia e poi in Sicilia, dove ritrova i suoi ricordi d’infanzia, gli amici, i parenti e la nuova fidanzata del padre.
Non lontano dalla strada di
Salvo Cuccia (presente nel film, come amico di Vincent, ad accogliere
Andrea Schiavelli a Palermo) e del suo racconto della famiglia Zappa, Dweezil in testa, che torna a Cinisi alla ricerca delle radici dei nonni,
Marco Amenta racconta un momento importante e di svolta del giovane Andrea che grazie a questo viaggio in Sicilia, riscoprirà il suo rapporto con il padre liberandosi da un peso che gli condizionava la vita. La sua macchina da presa è sempre presente durante il viaggio e riporta fedelmente gli eventi e le sensazioni di un americano che trona nella terra dei suoi antenati.
"
Magic Island", non tocca la sensibilità come il "
When Zappa come to Sicily" di Cuccia, ma riesce a rendere protagonista il presente, con il cammino del figlio che, dopo un inizio disagevole, che si apre su una strada più luminosa e cosciente.
10/01/2017, 12:11
Stefano Amadio