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Note di regia di "Mamma o Papà?"


Note di regia di
“Mamma o Papà?” è una storia d’amore, ma anche la storia di un divorzio.
È una storia di figli contro genitori, ma anche di genitori contro figli.
E' la storia di una famiglia.
Una famiglia messa in piedi da Valeria Mozzati e Nicola Vignali, una coppia normale, bella, in carriera, che vive con tre figli un'esistenza serena in una città di provincia con una qualità della vita altissima. La tranquillità, però, non li mette al riparo dai problemi, anzi, a casa di Nicola e Valeria i problemi trovano terreno fertilissimo perché i due protagonisti, mamma e papà, sono due matti. 
Se in caso di divorzio, generalmente, si combatte per avere l’affidamento dei figli, in questa famiglia succede il contrario, che Nicola e Valeria si scannino a colpi di carognate con lo scopo opposto: affibbiarli all'altro.
La famiglia e' il vero tema del film.
una famiglia che ho cercato di raccontare con lucidità e onestà, guardandola per quello che spesso mi appare: due estranei che decidono di convivere e mettono in piedi un nucleo di solitudini pronte ad amarsi, ma anche a schiacciarsi. Senza avere paura di riconoscere che la routine familiare spesso è la fine della passione. E ammettendo, una volta per tutte, che i figli non sono sempre il collante, ma spesso rappresentano il vero elemento di divisione all'interno della coppia. E che l'istinto paterno e l'istinto materno forse non esistono. Esiste l’adattamento fisiologico e culturale che fa degli umani e delle donne dei genitori.
La verità, probabilmente, è che non tutti siamo fatti per avere, allevare ed educare dei figli.
 
Grazie a Paola Cortellesi e Antonio Albanese che finalmente si sono incontrati su un set.
Per anni ho fatto il tifo perché riuscissero a lavorare insieme. Sono una coppia di persone tanto diverse in alcuni aspetti, tanto uguali in altri. Il lavoro sul corpo, tipico secondo me dei grandi attori, è la loro forza, e da questo punto di vista rappresentano il duo più interessante e stimolante che si possa mettere in scena.
 
Grazie a una serie di attrici e attori che stimo e a cui sono legato: da Stefania Rocca ad Anna Bonaiuto, da Roberto De Francesco a Claudio Gioè, da Matilde Gioli a Denis Fasolo e Luca Angeletti con i quali avevo già lavorato. E grazie a un attore con cui non avevo mai lavorato e che spero di incontrare di nuovo e presto, Carlo Buccirosso.
 
Grazie a Giulia Calenda, che insieme a me e a Paola ha messo ordine, idee e mestiere nella scrittura, adattando alla cultura e al costume del nostro Paese una storia che nasce in Francia.
 
Grazie a Wildside, che ha lanciato e rilanciato la scorrettezza che questo film si porta dietro.
Grazie a Medusa che l’ha cavalcata in pieno.

Riccardo Milani