Al MIC di Milano "Talenti" Sudamericani
Dal 17 marzo al 2 aprile 2017 presso il MIC - Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana presenta “
Talenti” Sudamericani, tanti ritratti cinematografici di uomini e donne che hanno contribuito a formare nel mondo l’immaginario dell’America Latina: il poeta e politico cileno Pablo Neruda, lo scrittore colombiano Gabriel Garcia Marquez (di cui ricorrono anche i 100 anni dalla nascita), “El Pibe de Oro” Maradona, il rivoluzionario Ernesto “Che” Guevara, il Leader Maximo cubano Fidel Castro, Carmen Miranda, cantante naturalizzata brasiliana protagonista di numerosi musical hollywoodiani degli anni Quaranta, la pittrice messicana Frida Kahlo, ma anche fuorilegge come il narcotrafficante colombiano Pablo Escobar, e Carlos “Lo Sciacallo”, il terrorista venezuelano più ricercato del XX secolo.
Da segnalare un appuntamento speciale davvero da non perdere: venerdì 31 marzo alle ore 17:30 sarà infatti ospite del MIC Martín Guevara, scrittore e nipote di Ernesto “Che” Guevara, che racconterà al pubblico la figura del guerrillero argentino prima di diventare il “Che” e parlerà della stretta relazione della sua vita con quella di Guevara, un uomo costantemente alla ricerca di una ragione di essere attraverso viaggi, letture, riflessioni.
Per questo incontro speciale si ringraziano Ana Pedroso, poetessa cubana, e l’Associazione Cubeart, Alma Ramos, per il coordinamento, Chiara Baratti, Roger Richard, commissione eventi culturali dell'Associazione Città Mondo e in particolar modo Luigi Rossi per la collaborazione.
Dopo l’incontro sarà proiettato il film basato sulle memorie del “Che”, I diari della motocicletta (2004) di Walter Salles, che racconta della sua avventura insieme all’amico Alberto Granado durante l'attraversamento dell'America del Sud in motocicletta, nei primi anni '50.
Il commento di Martín Guevara sul film: “Era mattina presto all'aeroporto di Lima. Speravamo che fosse giorno per continuare a L'Avana con un volo di Cubana di Aviacion. Siamo andati in bagno e improvvisamente è entrato un gruppo di poliziotti della dogana completamente ubriachi. Alberto mi ha guardato e mi ha fatto segno di uscire. Quando siamo tornati a sederci nella sala d’attesa, mi ha detto che poco era cambiato da quando lui e Ernesto avevano attraversato il Perù: allora anche le guardie bevevano fino a cadere. Questa è stata l'ultima volta che ho visto Alberto Granados, che avevo incontrato da bambino quando sono arrivato a L'Avana. Sempre mi ha trattato con grande affetto. In seguito, dopo aver frequentato una avant première all'Avana del film I diari della motocicletta, ho saputo da membri della mia famiglia di quel viaggio pieno di tribolazioni e aneddoti che ha fatto con il suo grande amico Ernesto, nella prima metà degli anni 1950. Alberto Granados ha dato la sua piena approvazione e ha anche affermato che il film era così di buona fattura che sentiva rivivere alcuni episodi. Per me rappresenta un doppio onore presentare questo film, in primo luogo come omaggio a mio zio Ernesto e alla permanente ricerca del suo ruolo nella vita prima di diventare il “Che” (caratteristica con cui sono più strettamente imparentato e coinvolto), in secondo luogo per rendere omaggio ad Alberto, suo fedele amico di gioventù e di tutta la vita”.
Questa rassegna è dedicata anche al Forum Città Mondo, composto da associazioni rappresentative delle Comunità internazionali presenti a Milano. La sua mission è quella di contribuire a una creativa e proficua convivenza delle comunità nella città, attraverso la promozione dell’essere umano e del suo mondo culturale, sociale, geografico, politico, linguistico, storico.
05/03/2017, 08:36