PMgFF16 - "Angelo Froglia", artista dimenticato
Angelo Froglia, chi era costui? Il nome forse in pochi lo conoscono, la sua impresa (la celebre 'beffa di Modigliani' del 1984) non verrà dimenticata. Ma Froglia è stato molto di più, mai - o quasi - riconosciuto come tale.
Partiamo dal principio: qualche anno fa
Giovanni Donfrancesco gira un documentario, "
Le vere false teste di Modigliani", dedicato al gesto di tre studenti che scolpirono una testa nello stile di Modigliani con l'aiuto di un trapano elettrico facendola ritrovare - seguendo un'antica leggenda livornese - in fondo ad un canale della città. Tutti credettero all'originalità dell'opera fino allo svelamento fatto dagli stessi ragazzi, un po' spaventati dall'attenzione ottenuta.
Vedendo quel documentario,
Tommaso Magnano rimase colpito da un altro aspetto, che in pochi ricordano (e che anche Donfrancesco accennava solamente e che invece nel suo "
Angelo Froglia - L'Inganno dell'Arte" ha messo al centro della narrazione): in quel canale vennero trovate altre due teste, opera di Froglia. Il suo intento era quello di svelare la verità a decenni di distanza per accusare il mondo dell'arte, idea mai perdonatagli da nessuno e che lo portò ad essere isolato e dimenticato. Eppure, da solo, seppe ingannare il mondo.
Merito a Magnano per aver riportato alla luce la figura dell'artista toscano, morto nel 1997 dopo una vita davvero ricca di svolte e vicissitudini (il terrorismo, la droga, l'arte, la 'beffa', la malattia). Una vita talmente pregna da rendere inevitabilmente il racconto a tratti confuso, ma comunque denso e ricco di spunti di interesse. Per non dimenticare (un'altra volta).
12/03/2017, 10:15
Carlo Griseri