Gabriel Abrantes al Sicilia Queer filmfest
Sarà dedicata a
Gabriel Abrantes, uno dei più promettenti registi contemporanei, la sezione PRESENZE della settima edizione del
Sicilia Queer filmfest che si svolgerà dal 25 maggio all’1 giugno ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo. Ancora una volta il Festival, diretto da Andrea Inzerillo, punta su un giovane talento di cui proporrà in anteprima europea la prima retrospettiva integrale e si conferma un avamposto del cinema d’autore.
Gabriel Abrantes (classe 1984), ha vissuto e studiato negli Stati Uniti, in Francia e in Portogallo. Ha già realizzato 18 lavori tra corti e mediometraggi (presentati nei più importanti festival del mondo: Locarno, Berlino, Venezia, Lisbona) e sta finendo di montare il suo primo lungometraggio, dal titolo Tristes Monroes.
Autore di un cinema irriverente e provocatorio che esplora i linguaggi della comicità prestando attenzione al grande pubblico, i suoi interessi spaziano dall'arte contemporanea (che attraversa in film come A Brief History of Princess X – dove tratta di una scultura di Constantin Brancusi – e Olympia I & II – dove il dipinto di Manet diventa una storia incestuosa e ancor più scandalosa) alla politica (con Ennui ennui – in cui Barack Obama è addirittura il padre di un drone inviato a bombardare in Afghanistan –, Visionary Iraq – dove fratello e sorella sono amanti e si arruolano per andare a combattere in Iraq –, Too Many Daddies, Mommies and Babies – in cui due attivisti decidono di salvare la foresta amazzonica, finché non si annoiano), dall'architettura e l'urbanistica (tra gli scheletri degli edifici di Liberdade, i castelli fatati di Palacios de pena passando per la Brasilia di A History of Mutual Respect) al teatro (Aristofane in Ornithes; Shakespeare in Fratelli), dalla sperimentazione (i primi film, girati da autodidatta in 16mm) alla commedia pura (Os humores artificiais, il suo ultimo lavoro, è la storia d'amore tra un robot che decide di fare lo stand up comedian e una ragazza proveniente dalle comunità indigene brasiliane; Freud und Friends un mockumentary in cui Herzog, Woody Allen e un’immagine stereotipata del Portogallo sono messi alla berlina).
Un cinema apolide (Portogallo, USA, Haiti, Brasile, Italia, Francia, Angola sono solo alcuni dei paesi in cui ambienta i suoi film) e profondamente sensuale, in cui la dimensione del desiderio – vero e proprio fil rouge che attraversa tutta la sua produzione – si misura direttamente con la tradizione letteraria (Taprobana è un irriverente omaggio al padre nobile della letteratura portoghese, Luís de Camões) in un confronto costante con i maestri del cinema queer: da Pasolini a Kenneth Anger, da Warhol a João Pedro Rodrigues.
I suoi film sono estremamente ironici, mettono in questione i generi (cinematografici, sessuali, identitari, politici) e Abrantes ne è autore, interprete, regista. Le sue collaborazioni con registi come Benjamin Crotty, Daniel Schmidt, Ben Rivers lo posizionano al centro di un gruppo di autori di talento di grande interesse la cui poetica verrà esplorata a Palermo durante la settima edizione del Sicilia Queer filmfest.
Il Sicilia Queer Filmfest è realizzato grazie al contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Direzione Generale per il Cinema; della Regione Siciliana – Assessorato Turismo Sport e Spettacolo – Ufficio Speciale per il Cinema e l'Audiovisivo/Sicilia FilmCommission, nell'ambito del progetto “Sensi Contemporanei”; del Comune di Palermo, Assessorato alla Cultura; di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori.
E con il sostegno dell'Institut français Palermo, del Goethe-Institut Palermo, dell’Instituto Cervantes Palermo e del Forum Austriaco di Cultura.
13/04/2017, 10:25