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CINECITTA' BABILONIA - Sesso e potere al tempo del duce


Dal sogno hollywoodiano del fascismo ai lati oscuri della stagione del divismo italiano. Marco Spagnoli dirige un film costruito attraverso interessanti documenti d’archivio e preziose interviste a personaggi del mondo del cinema. I racconti di dive quali Clara Calamai, Maria Denis, Doris Duranti e Alida Valli rivivono attraverso le interpretazioni di giovani attrici.


CINECITTA' BABILONIA - Sesso e potere al tempo del duce
Nel 1937, in occasione della posa della prima pietra della nuova sede del LUCE, su un manifesto appariva per la prima volta la frase "la cinematografia è l'arma più forte". Secondo il duce infatti, il cinema sarebbe stato il mezzo centrale nei piani di propaganda, uno strumento capace di insinuarsi rapidamente nelle menti degli spettatori.

Ma dietro ad un universo da sogno, fatto di racconti eroici e struggenti storie d'amore, si celava una fitta rete di cupe vicende. Giocando sul titolo del libro di Kenneth Anger "Hollywood Babilonia", che raccontava gli scandolosi retroscena dello star system americano, nel suo "Cinecittà Babilonia. Sesso, Droga e Camicie Nere" Marco Spagnoli mostra il lato oscuro degli anni del divismo italiano.

Attingendo dal giganteco archivio dell'Istituto Luce, e grazie al prezioso contributo di importanti figure del cinema e della critica, Spagnoli ricostruisce minuziosamente la Storia più nota, dalla nascita dei "telefoni bianchi" all'impegno di figure quali Luigi Freddi e il produttore Vittorio Mussolini, e quella meno nota, fatta di orge, cocaina e depravazione.

Al centro di tutto erano le giovani e belle attrici italiane del tempo che, proprio mentre la Chiesa metteva in piedi un primo sistema di censura, iniziavano a suscitare scandalo per qualche breve scena di nudo o degli stretti legami con gerarchi fascisti e discutibili personaggi di grande potere.

Storie di ragazze diverse tra loro per estrazione sociale, talento e voglia di prestarsi ad un gioco tanto affascinante quanto pericoloso. Per meglio esaltare le parole di attrici quali Clara Calamai, Maria Denis, Doris Duranti e Alida Valli, Spagnoli abbatte il muro del reale, affidando ad una serie di giovani attrici il compito di evocare gli spiriti di quelle donne capaci di ammaliare ed affascinare un intero Paese.

In "Cinecittà Babilonia" bellezza e potere si fondono in un documentario che fa luce su un capitolo meno noto della storia del nostro cinema.

14/04/2017, 07:12

Antonio Capellupo