Percorsi di Cinema 14: L'ANAC a 360gradi, viaggio attraverso i generi
Nella lettura della storia del cinema è inevitabile imbattersi nella diatriba sul significato da attribuire al termine “autore”, che ha creato più di un subbuglio nel corso dei decenni. Il risultato è stato troppo spesso quello di perdersi in discussioni sterili, tra autori con la maiuscola o minuscola, artigiani semi-sconosciuti e maestri rivalutati solo con il passare degli anni. Per cercare di dare il proprio contributo, e rivendicare la pluralità di sguardi tra i propri soci, l'ANAC – Associazione Nazionale Autori Cinematografici, ha deciso di organizzare quattro incontri nei quali gli studenti (in particolar modo quelli del CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia, della Scuola d'Arte Cinematografica Gian Maria Volonté e dell'Istituto Roberto Rossellini) avranno modo di confrontarsi con registi che hanno lavorato su e attraverso il genere: spaghetti western e fantascienza, horror e thriller. Come è risaputo, l'ANAC ha avuto e ha tra i suoi iscritti alcuni dei nomi più rappresentativi della storia del cinema italiano a livello internazionale (tra cui Citto Maselli, Paolo e Vittorio Taviani, Liliana Cavani, Gianni Amelio e Ettore Scola, Pier Paolo Pasolini, Roberto Rossellini, Cesare Zavattini, Mario Monicelli, Age e Scarpelli, Sergio Amidei, Francesco Rosi, Federico Fellini, Ugo Pirro, Michelangelo Antonioni); altri soci hanno invece dovuto attendere per una complessiva rivalutazione e un'analisi più specifica dei loro lavori.
L'intenzione degli organizzatori nel realizzare la 14° edizione di
Percorsi di Cinema – rassegna patrocinata e sostenuta dal MIBACT, e in collaborazione con la Casa del Cinema - è quella di offrire un altro punto di vista sul cinema italiano, parallelo e non alternativo, a studenti che vorrebbero trasformare la loro passione in un mestiere. Tre incontri con tre registi fondativi nella ricerca di una via espressiva al genere, a volte riconosciuti prima all'estero che in Italia, secondo il celebre adagio del nemo propheta in patria. Augurando una pronta guarigione a Umberto Lenzi, Steve della Casa presenterà il suo "
Spasmo" (1974), thriller del quale restano impressi nella mente i manichini che raffigurano donne seviziate, e parlerà di Cuore criminale, l'ultimo libro pubblicato da Lenzi; Paolo Bianchini, autore celebrato negli ultimi anni per il recupero tardivo di "
Hypnos – Follia di massacro" (1967), presenterà al pubblico di giovani "
Quel caldo maledetto giorno di fuoco" (1968); incontrerà gli studenti anche Ruggero Deodato, il regista che inventò il filone del “cannibal movie” e che nel 2016 è tornato dietro la macchina da presa dopo ventitré lunghi anni di assenza, per dirigere "
Ballad in Blood", thriller ispirato al misterioso omicidio perugino di Meredith Kercher per il quale furono accusati Amanda Knox e Raffaele Sollecito.
Ad accompagnare queste tre incursioni nel genere, l'ANAC affianca un incontro nel quale Italo Moscati parlerà di Pasolini – a sua volta membro dell'associazione – come autore cinematografico dall’assoluta libertà espressiva che va oltre l’impegno e il genere, ma li racchiude entrambi. Un particolare approfondimento sarà dedicato da Moscati al rapporto di Pasolini con l’Anac in occasione dell’occupazione della Mostra del Cinema di Venezia nel 1968; un punto di contatto che darà la possibilità agli studenti non solo di approfondire la propria conoscenza dell'autore, del quale verranno proiettati i cortometraggi La ricotta e Che cosa sono le nuvole?, ma allo stesso tempo di comprendere il percorso dell'ANAC e il ruolo da essa svolto nelle battaglie in difesa della cultura del nostro paese che l’hanno vista protagonista dal 1952 ad oggi. Riannodare i fili del passato per comprendere il presente e cercare di costruire insieme il futuro.
23/04/2017, 10:38