Note di regia di "The Space Between"
A mio avviso, nella vita i momenti più rivelatori accadono negli strani crocevia tra perdita e amore. La nascita di una nuova relazione che spesso segue l’abbandono di una relazione passata. Lasciare andar via qualcuno e permettere a qualcuno di entrare. Il momento peggiore della nostra vita che va a sbattere contro il migliore - cambiandoci per sempre.
The Space Between è il ritratto cinematografico di uno di questi momenti. Un momento che in Italia non riguarda solo il livello della vita intima e privata, ma che può essere considerato anche su più larga scala - se si pensa al tentativo di riconciliare i sogni del passato con la crisi del presente. Un momento in cui, come capita a Marco, molti italiani, pur circondati da bellezze storiche e naturali da togliere il fiato, sembrano essere incapaci di riconoscere e di sfruttare il potenziale di quanto hanno attorno.
Ho sempre sentito che l’Italia sarebbe stata il luogo giusto per questa storia. Il Friuli in particolare ha profondamente a che fare con il tema centrale del film - lo spazio che separa cose e persone (the space between). Udine, la città natale di Marco, è una vibrante cittadina annidata tra il mare, i vigneti e le montagne, a due passi dai confini con Austria e Slovenia. Il paesaggio naturale è fortemente evocativo, ricco di contrasti e di poesia. Ambientato in un paese dove i giovani sembrano non avere più la libertà di sognare senza paura, il nostro film cercherà di offrire una voce alla generazione dei sogni spezzati e dei talenti soffocati. Un’esplorazione, per così dire, nelle profondità dello spirito e nell’importanza di lottare per il diritto ad avere una possibilità nella vita. Per cercare di colmare lo spazio che divide sogni dalla realtà, e ancora più importante, per ispirare quel coraggio indispensabile ad inseguire i propri sogni, anche nei momenti di maggiore tragedia e oscurità.
Ruth Borgobello