IL MONDO DI MEZZO - La Mafia romana degli aneddoti
È interessante chiedersi quale sia l’urgenza che spinge un autore a raccontare vicende recenti e vive, soprattutto nel caso in cui siano processi ancora in corso e non chiaramente definiti. Come il noto maxi processo giudiziario Mafia Capitale a cui si ispira il regista
Massimo Scaglione per il film "
Il Mondo di Mezzo" dal 4 maggio al cinema.
Nel contesto politico e imprenditoriale romano degli anni ’70, periodo in cui prende piede la corruzione che vede protagonisti mafiosi, politici e imprenditori del territorio,
Massimo Scaglione inserisce la storia inventata, ma con forti richiami a personaggi coinvolti nel processo, della famiglia Mariotti padrona dell’impero del cemento che ha devastato Roma.
Il padre Gaetano Mariotti (
Tony Sperandeo) e il figlio Tommaso (
Matteo Branciamore) capostipiti della famiglia sono inizialmente due figure molto diverse, che si scontrano senza troppa enfasi, per i loro stili di vita materialista l’uno e idealista cattolico l’altro. Tuttavia il figlio sedotto dal sesso e dalla ricchezza non perderà troppo tempo, e senza troppe spiegazioni, a cambiare mentalità e vita.
Massimo Scaglione ha dichiarato di essersi ispirato allo stile veloce e scomposto dei film d’inchiesta e di denuncia degli anni ’70, ma in pratica Il mondo di mezzo non trasmette allo spettatore quella necessaria indignazione che un tema così vivo dovrebbe e potrebbe suscitare. Il motivo di questa mancanza è da ricondurre a scelte registiche che appesantisco il film.
Ad esempio la presenza di numerose scene talmente brevi da risultare superflue o incomprensibili, momenti essenziali e scelte determinanti della vita del protagonista Tommaso si concludono in pochi secondi perdendo realismo e profondità umana.
La musica è abbondante e talvolta eccessiva, a tal punto da far disperdere la drammaticità dei contenuti e l’audio sembra essere sporco e poco curato, risultando a tratti fastidioso. Allo spettatore la libertà di giudicare se le mancanze de "
Il mondo di mezzo" siano esclusivamente narrative o da ricondurre a un approccio superficiale e aneddotico al fenomeno di
Mafia Capitale.
02/05/2017, 15:51
Chiara Preziosa