PLAYBACK - Il misterioso caso di Malien
Raramente il cinema italiano si è dedicato al
mockumentary, genere ibrido tra documentario (di cui mantiene la struttura e il linguaggio) e fiction (da cui prende la non-verità della storia narrata). Ogni tanto capita, però, ed è sempre un piacere sottolinearlo.
"
Playback (Il Caso Malien)" di
Roberto Giglio è la storia di un cantautore romano - lo stesso Giglio - che scopre il nome del misterioso autore non riconosciuto delle più note e amate canzoni d'amore italiane. Non sarebbero opera di chi le ha firmate ma di un genio di nome
Alberto Malien, di cui da anni non si sa più nulla. Giglio parte alla ricerca di conferme e informazioni, consultando personaggi più o meno famosi della musica nostrana.
Il mockumentary funziona bene se la lista di persone coinvolte è lunga e prestigiosa.
Renzo Arbore, Giancarlo Magalli,
Daniele Silvestri, Patty Pravo, Gino Castaldo, Giulio Golia, Gegè Telesforo,
Simone Cristicchi, Rodolfo Laganà, Max Tortora,
Gigi Proietti: a livello di nomi e personalità, "
Playback" non è secondo a molti... anche se non tutti paiono pienamente convinti nella loro interpretazione, bisogna ammetterlo.
A migliorare l'efficacia di questo
mock (l'operazione riesce del tutto se a fine visione, pur sapendo che ciò che si è visto è falso, qualche dubbio rimane...) c'è anche la fama ormai lontana di Giglio, passato dal festival di Sanremo oltre vent'anni fa, cantautore per qualche tempo sulla cresta dell'onda e ora dimenticato dal pubblico. Pur suffragata da prove concrete e inconfutabili, anche la sua carriera pare allo spettatore avvolta nel mistero...
Malien è un'invenzione, ma qualche dubbio resta: missione riuscita.
28/05/2017, 18:00
Carlo Griseri