LETTERE A MIA FIGLIA - Il dolce sapore del ricordo
Il presente e il passato si confondono nella memoria di Mario (
Leo Gullotta), un anziano musicista che soffre di Alzheimer. Mentre la malattia avanza e “il tempo non fa più da fissativo ma da solvente” l’uomo scrive lettere all’amata figlia Michela.
Il regista
Giuseppe Alessio Nuzzo mostra con delicatezza la malattia dal punto di vista di chi ne soffre: lo spaesamento ai primi incontrovertibili segni di peggioramento, la confusione mentre il presente sfugge e il passato è l’unica cosa che resta ben impressa nella memoria.
Sullo sfondo, ma ben visibile, la sofferenza di Michela (Diane Patierno) che assiste il padre e lo vede perso in un mondo per lei inaccessibile. Un mondo che, al contrario, lei continuerà a popolare sempre, nell’immagine della sua infanzia (Viola Varlese).
“
Lettere a mia Figlia” racconta l’uomo dietro la malattia, con i suoi rimpianti, la nostalgia per il passato, l’affetto per le persone care.
20/05/2017, 11:30
La Redazione