MIX MILANO 2017 - Serra Yilmaz Queen of Comedy
Dal 15 al 18 giugno, al Piccolo Teatro Strehler: cinema, letteratura e musica, si miscelano per raccontare un’identità queer in continuo movimento. Per i suoi primi 31 anni il
Festival MIX Milano regala al suo pubblico una rassegna ricca di film, ospiti, eventi tutto a ingresso gratuito, perché “chi ama davvero condivide”. Per accedere al festival basterà effettuare il tesseramento all'Associazione Culturale MIX Milano durante la manifestazione o, per un accesso più veloce alle proiezioni, tramite la piattaforma di Crowdfunding “Produzioni dal Basso”.
Ma questa non sarà l’unica novità di questa 31esima edizione. Tornano, infatti, le Queen del festival. La
Queen of Comedy di quest’anno, il premio conferito alla protagonista indiscussa delI’international kingdom of comedy, sarà consegnato la sera di venerdì 16 giugno a
Serra Yilmaz, la nota attrice di origini turche, simbolo del cinema di Ferzan Ozpetek, che si avvicenda dopo la grande attrice e teatrante Anna Mazzamauro, l’almodovariana Carmen Maura, le milanesi Angela Finocchiaro, Lella Costa e Franca Valeri, la felliniana Sandra Milo e le ragazze della tv Cinzia Leone e Geppi Cucciari. Mentre il riconoscimento di Queen of Music sarà consegnato a Malika Ayane, come anteprima del festival, lunedì 12 giugno.
L’edizione 2017 avrà in programma i tradizionali
50 titoli, suddivisi in tre sezioni macro, lungometraggi, documentari e cortometraggi. Tre giurie formate da esperti e critici di cinema internazionali e nostrani sceglieranno le migliori, tra tante anteprime, pellicole all’avanguardia, poliglotte e innovative. Un’ulteriore novità del 2017 prevede inoltre un premio per il miglior lungometraggio assegnato direttamente dal pubblico in sala attraverso l’APP ufficiale del Festival Mix Milano 2017 per smartphone e tablet, scaricabile direttamente dagli store. Tramite l’applicazione gli ospiti potranno interagire fra loro, votare il loro film preferito e condividere l’esperienza del Festival.
La 31esima edizione debutta giovedì 15 giugno con il film
Souvenir di Bavo Defurne, con protagonista la sempre brava, affascinante e coinvolgente
Isabelle Huppert nel ruolo di Liliane, impiegata modello in una fabbrica alimentare, che ha lasciato dietro di sé una carriera di cantante pop bruscamente interrotta con un’eliminazione all’European Festival. Co-protagonista Kevin Azaïs (
Les combattants), nei panni di un giovane pugile alla ricerca non solo di vittorie sul ring ma anche di una propria identità. Direttamente dall’ultima Berlinale, nella stessa serata seguirà
Chavela di Catherine Gund e Daresha Kyi che sarà ospite del festival, un appassionato omaggio a Chavela Vargas, la cantante costaricana naturalizzata messicana divenuta famosa prima in Messico, poi in tutto il mondo per le sue interpretazioni eccezionali delle canzoni popolari messicane, donna fiera e indipendente fece innamorare Frida Kahlo e Ava Gardner tra le tante, e tenne il suo ultimo concerto organizzato dal regista Pedro Almodóvar, a Madrid, in onore del poeta Federico Garcia Lorca.
LUNGOMETRAGGI
Al Concorso Lungometraggi del 31°Festival MIX Milano, sono state ammesse nove opere, di cui due in anteprima italiana e quattro dirette da donne.
Tra i temi che emergono dal Concorso, l’attenzione ai giovani con film che si misurano su questioni quali il bullismo, il coming out, la ricerca di una propria identità, il complicato campo della scuola, della famiglia e dei sentimenti. Ritroviamo queste tematiche nel terzo lungometraggio del regista tedesco Jakob M. Erwa, Center of My World, (16/6 ore 20.30) film sul raggiungimento della maturità, con Louis Hofmann, rivelazione di Land of Mine, nel ruolo del protagonista Phil, un adolescente gay alle prese con complesse relazioni familiari. Anche in 1:54 (18/6 ore 16.30) opera prima del giovane canadese Yan England, il protagonista è un adolescente, Tim, un liceale con il sogno della corsa attraverso la quale spera di vendicare un giovane amico di cui era innamorato e che si è suicidato. Sono adolescenti anche i protagonisti dell’opera prima Heartstone (18/6 ore 20) del giovane regista islandese Guðmundur Arnar Guðmundsson, presentato alle ultime “Giornate degli Autori – Venice Days” e vincitore del Queer Lion, storia di due amici inseparabili, Thor e Kristjan - interpretato da Blær Hinriksson che sarà ospite del festival - nel periodo della scoperta di se stessi, in un piccolo paese disperso nel nulla, nell’est dell’Islanda. Ancora una storia di formazione con El color de un invierno (A Winter to Remember) esordio alla regia della venticinquenne Cecilia Valenzuela Gioia, che interpreta anche il ruolo della protagonista Lucia, un film che ritrae con chiarezza e sensibilità il dolore che deriva dal vivere nella paura e la gioia che proviene dall’accettazione di sé. La proiezione sarà preceduta dal corto fuori concorso Diario Blu(e) di Titta Cosetta Raccagni, racconto intimo e personale sulla scoperta del proprio genere e sul vivere la sessualità al di là delle etichette.
Due le anteprime italiane entrambe dirette da donne: Extra Terrestres (17/06 ore 20.30) della regista portoricana Carla Cavina, che sarà presente al festival, storia di Teresa, vegetariana e astrofisica di successo, che dopo anni di autoesilio, torna a Porto Rico per annunciare alla sua famiglia l’imminente matrimonio con la fidanzata Daniela, cosa che non sarà per niente facile; e Signature Move (16/06 ore 22.45) interessante debutto cinematografico della giovane Jennifer Reeder, che sullo sfondo della multietnica Chicago, racconta una storia d’amore contrastata, tra Zaynab avvocata di origine pakistana, lesbica non dichiarata, che si dedica al wrestling e Alma una messicana americana, lesbica libera e disinibita, la cui madre era la celebre campionessa di wrestling Luchador ‘Luna Pellegrossia’.
Da segnalare la presenza del noto attore e regista scozzese Alan Cumming (GoldenEye, X-Men 2) protagonista di After Louie (17/06 ore 20.30), diretto da Vincent Gagliostro, storia di un sopravvissuto all’epidemia dell’AIDS negli anni ottanta, che s’innamora del giovane Braeden riscoprendo un'intimità che aveva dimenticato e non credeva più possibile. Con Tom of Finland (17/06 ore 22.30) di Dome Karukoski, tra i più apprezzati registi finlandesi, entriamo invece nel meraviglioso mondo dell’illustratore Touko Laaksonen, meglio noto come "Tom of Finland" (1920-1991), disegnatore di immagini omoerotiche, vera e propria icona dell'arte gay, vissuto in un periodo storico in cui essere omosessuali, significava vivere in gran
segreto nell’oscurità della notte. Chiude la sezione While you weren’t looking (18/06 ore 20.45) di Catherine Stewart, una fotografia sincera della vita queer contemporanea in uno dei Paesi più celebrati dalla cultura gay internazionale, il Sudafrica.
DOCUMENTARI
Dieci le opere selezionate nel Concorso Documentari spazio di riflessione sui segnali di tendenza più originali intorno ai temi dell’identità.
Tra queste due prime assolute: Feminista (16/6 ore 21) di Myriam Fougère, sorta di road movie al seguito di una carovana di giovani attiviste che nel 2015 hanno attraversato l’Europa, dalla Turchia al Portogallo, attraverso i Balcani, l’Italia e la Spagna, per incontrare altre donne e unire le forze; e Atopos, Generi Teatranti (16/06 ore 19) di Alberto Amoretti, documentario che racconta l’esperienza dell’omonima compagnia teatrale, fondata a Milano nel 2010 e composta da attori professionisti e non professionisti, transessuali e non transessuali, nella creazione dello spettacolo Variabili Umane. In anteprima europea invece The untold tales of Armistead Maupin (17/06 ore 19) di Jennifer M. Kroot, presentato in collaborazione con Milano Film Festival, sulla vita e le opere di uno dei più grandi e amati raconteur di sempre, Armistead Maupin, pioniere nella lotta per i diritti degli omosessuali.
In programma anche quattro anteprime italiane: oltre al già citato “Chavela”, con Presenting Joani: the Queen of the paradiddle (16/6 ore 21, precede Feminista) di Tina Gordon, ripercorriamo la storia di un’altra grande artista della scena musicale internazionale, Joani Hannan, incredibile batterista jazz, apripista per tutte le donne che volevano entrare nel mondo della musica negli anni ‘50 e ’60, e che conquistò persino Hollywood, venendo ingaggiata in A qualcuno piace caldo accanto a Marilyn Monroe; The Guys Next Door (17/06 ore 22.30) di Amy Geller e Allie Humenuk, intimo ritratto di una vera e propria Modern Family, che si contrappone alla classica visione di ciò che costituisce il tradizionale nucleo familiare in America; Temporary Queens (16/06 ore 22.30) di Matteo Tortora, viaggio nel mondo delle drag queens in Italia attraverso quattro storie. Il film sarà preceduto da Primadonna di Daniele Gangemi, Clelia Scimone, Ludovico Serra e Veronica Vescio, breve documentario con al centro Marco, artista savonese, che come un Virgilio dantesco ci prende per mano e ci guida nel mondo delle drag queen assumendo di volta in volta punti di vista differenti.
My Wonderful West Berlin (18/06 ore 22.30) di Jochen Hick, ci racconta invece di come la comunità queer viveva nella Berlino dell'Ovest in un'epoca in cui l'emancipazione era ancora da inventare, tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta. La proiezione è organizzata in collaborazione con il Goethe-Institut di Milano. Completa il Concorso un’opera che invita a riflettere su temi poco indagati quali il fenomeno dell’immigrazione di giovani all’interno dell’Europa e la prostituzione maschile. E’ Brothers of the night (18/06 ore 18.30) del regista libanese Patric Chiha, che racconta la storia cruda di un gruppo di giovani ragazzi bulgari a Vienna che, grazie alla prostituzione, riescono a sopravvivere e mantenere le proprie famiglie, rimaste nel paese d’origine.
CORTOMETRAGGI
Il Concorso Cortometraggi, presenta quest’anno tre sezioni. LES SHORTS by IMMAGINARIA, divisa in due parti - la prima in programma il 17 giugno alle 19, la seconda il 18 giugno alle 16.30 – propone 12 lavori, quasi tutti in prima visione italiana, provenienti da diversi parti del mondo. Tra questi spiccano tre titoli: Mukwano di Cecilie McNair, documentario breve che racconta la storia di Mary Kabufufu, lesbica ugandese che sta chiedendo asilo politico in Danimarca ed è alla ricerca della sua fidanzata scomparsa durante la fuga
dall’Uganda; Vow of Silence di Be Steadwell, con protagonista una cantante e compositrice dal cuore spezzato che fa voto di silenzio nella convinzione di potere riconquistare la sua ex; e Mai opera prima di Marta González Gallego, ambientata in un piccolo villaggio nella Piana di Lleida, in Spagna, la cui quotidianità viene sconvolta dall’arrivo di una strana coppia di ragazze. Per GAY SHORT MIX (17/06 ore 17) una decina di corti, tra cui An Evening del danese Søren Green, sequel di An Afternoon presentato nell'edizione 2016 del Festival, sul rapporto tra due teenagers, un rapporto che viaggia al confine con l’amore omosessuale e che crea confusione nei due ragazzi; e Les îles, presentato alla Semaine de la Critique du Festival de Cannes 2017 del già noto regista francese Yann Gonzalez, il cui primo lungometraggio Les rencontres d'après minuit ha debuttato al Festival di Cannes nel 2013 ed è stato premiato alla 18esima edizione del Milano Film Festival. Novità assoluta di questa edizione, una terza sezione di corti, BEST OF SHORT MIX, in programma per domenica 18 giugno dalle ore 15, che propone una selezione dei migliori corti gay e lesbici presentati nei giorni precedenti all’interno delle sezioni LES SHORTS by IMMAGINARIA e GAY SHORT MIX.
14/06/2017, 08:57