GIROTONDO - Tanti personaggi e pochi interpreti
L’amore, il sesso, la violenza e lo psicologo. Sembra non mancare nulla a "
Girotondo" il film di
Tonino Abballe che mette in una girandola personaggi e interpreti riuscendo a complicare anche l’argomento più semplice e a confondere le idee anche allo spettatore più accorto.
BASSA STAGIONE
Un film da giugno inoltrato, girato con pochi mezzi ma soprattutto poche idee, scritte con approssimazione e messe in scena alla meglio, con attori che fanno più ruoli e un contesto scenografico teatrale in cui mai si vede la quarta parete. Una panoramica a 360 gradi sul mare e un paio di scene sulla riva non bastano a dare ossigeno a un film che si avvolge su se stesso nei dialoghi e nei primi piani, con gli argomenti citati all’inizio raccontati in maniera superficiale malgrado si voglia far credere che siano la cosa più importante del mondo.
L'AMORE
Io, tu, lei, lui, ti amo, mi ami, facciamo l’amore, l'aborto, i figli, il tradimento: se questi sono gli argomenti principali della vita dei personaggi, non ci si stupisce se finiscono davanti alla scrivania di uno psicologo. Per quanto riguarda l’autore di violenza sessuale, sarebbe più indicato che stesse davanti a un commissario di Polizia, ma queste sono scelte dello sceneggiatore.
INTERPRETI E PERSONAGGI
Un cast ai limiti dell’amatoriale, con grandi pesantezze di accenti e impostazione, e l’apparizione di qualche professionista come
Antonella Ponziani o Armando De Razza che nella loro apparizione fanno fatica ad uscire da ruolo e situazione stereotipata. Ci sarebbe anche
Massimiliano Buzzanca, ma imparare a memoria la parte sarebbe meglio e gli eviterebbe di sbirciare malamente sul foglietto poggiato sulla scrivania.
Il film uscirà in 70 sale distribuito da Sedicicinema, con il costo del biglietto d’ingresso identico a "
La Mummia" o "
Cattivissimo Me", giusto per accrescere la considerazione del pubblico verso il cinema italiano.
15/06/2017, 16:51
Stefano Amadio