Note di regia di "Evviva Giuseppe"
Come raccontare un artista così poliedrico e una persona di grande ricchezza umana quale è stato Giuseppe Bertolucci, cui sono stato legato per lunghissimo tempo? È stata questa la prima domanda che mi sono posto affrontando il progetto (per me doloroso ed entusiasmante al tempo stesso) di un film su di lui. La risposta mi è venuta pensando a un altro Bertolucci, Attilio, il padre poeta, che in epigrafe a un suo famoso saggio, “Poetica dell’extrasistole, aveva messo queste parole di Paul Klee: “Segua ognuno il battito del suo cuore”.
Ecco, è quello che ho tentato di fare io, cercando tra il materiale a mia disposizione (quello girato da me e quello di repertorio) un percorso emotivo prima ancora che biografico/critico, sviluppando il racconto per similitudini e contrasti, qui e là intessendolo di “libere associazioni”. (D’altra parte in un film su Giuseppe la psicoanalisi da qualche parte doveva fare capolino…).
Stefano Consiglio