Festival del Cinema Cittŕ di Spello e dei Borghi Umbri
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LOCARNO 70 - "Drei Zinnen" e "Sparring" in Piazza Grande


LOCARNO 70 -
Una scena di "Sparring” del francese Samuel Jouy
Nei film passati In Piazza Grande il filone di quelli che trattano le relazioni familiari iniziato con “Demain et tous les autres jours”, seguito da “Lola Pater” continua con “Drei Zinnen” ("Tre Picchi") del regista berlinese Jan Zabeil al suo secondo lungometraggio e “Sparring” del francese Samuel Jouy, che si avvale di un’interpretazione superlativa dell’attore e regista Matthieu Kassowitz ("L’odio", "I fiumi di porpora"), che al Festival verrŕ premiato con l’Excellence Award Möet et Chandon.

Considerati sotto l’aspetto dei rapporti dei protagonisti con i figli o con chi potrebbe esserne uno (Tristan nel film di Zabeil) i due lungometraggi sono agli antipodi. In “Sparring” la situazione č normale, i figli ammirano e amano il padre che fa del tutto per dar loro un buon tenore di vita, in “Drei Zinnen”, invece, Tristan č in conflitto con Aaron compagno di sua madre ed č anche la causa della tragedia nella quale sfocia la sua inimicizia con quest’ultimo. Inoltre anche le trame e il modo di filmare sono diverse. Samuel Jouy filma per narrare e lo fa in modo anche tradizionale basando la sua forza espressiva sulle capacitŕ drammatiche di Mathieu Kassovitz e degli altri attori nel proporci un ritratto umano di un boxer che pur avendo una grande passione per “la noble art” non ha avuto una carriera brillante. Zabeil invece rappresenta le vicende, i fatti in modo simbolico che diventa vago e sulla quasi assenza della parola. Seguire la sua narrazione anche quando diventa dramma č pesante e si cade nella noia. La parte finale, la tragedia, che si svolge in un contesto alpino maestoso dalle immagini spettacolari č la parte migliore del lungometraggio ma non riesce a riscattarlo completamente dalla piattitudine.

In "Drei Zinnen Aaron" invita la fidanzata, Lea, e il figlio di lei, Tristan, che ha otto anni, a fare una gita in montagna. Ma ciň che avrebbe potuto essere il primo passo verso una nuova vita insieme si trasforma in una schermaglia continua, dove tutti vogliono difendere il loro ruolo all’interno della famiglia. Una volta raggiunte le Tre Cime di Lavaredo sulle Dolomiti italiane, Aaron e Tristan si confrontano con l’ambivalente affetto che li lega e con il timore che provano l’uno per l’altro, mentre Lea cerca di smorzare gli attriti. Proprio in questa parte finale, la migliore, la cattiveria del bambino si manifesta in modo incontrollato. Tentando di guadagnarsi la fiducia di Tristan, Aaron fa con lui un’escursione e affronta la sua reiterata animositŕ. Quando cala la nebbia, Aaron perde ogni traccia del bambino e si consuma la tragedia.

In “Sparring” Steve Landry č un pugile vicino alla fine della carriera che ha nel suo bagaglio un numero di sconfitte decisamente molto superiore a quello delle vittorie. Ha una moglie e due figli e non č facile per lui far quadrare i conti della vita quotidiana. Venuto a conoscenza del fatto che Tarek M'Barek, campione emergente della boxe, cerca sparring partners per prepararsi a un incontro fondamentale per la sua carriera, si propone e, seppure con esitazioni, viene accettato.
Landry č pienamente consapevole di andare incontro ad umiliazioni ben pagate e accetta tutto ciň perché fortemente attaccato a moglie e figli a cui vorrebbe offrire una vita migliore di quella attuale. Kassovitz regala a Steve un fisico adeguato al ruolo ma soprattutto lo sguardo di un uomo che pur segnato dalla vita e dai pugni moralmente non č stato ancora messo al tappeto.

06/08/2017, 21:32

Augusto Orsi