Note di regia di "Last Christmas"
Quando è venuta a mancare mia madre sette anni fa, ricordo che io e mio fratello siamo stati sbattuti da un ufficio all’altro per un bel po' di tempo, per sbrigare delle pratiche di successione. Da lì è nata la cinica idea del film: burocrazia e morte vanno a braccetto, ma tra i temi del film c’è anche quello della famiglia. La mia scelta del bianco e nero nasce dal fatto che tutte le opere prime che io amo sono state girate in b/n per una questione economica, senza rinunciare alla potenza della storia, raccontando la realtà nuda e cruda, in maniera grezza ma onesta. Il cinema è parte integrante della mia vita tanto quanto la musica.
Per la colonna sonora di “Last Christmas” le influenze musicali variano dal punk rock alla musica orchestrale, con riferimenti autobiografici: la mia felpa dei Green Day, indossata da Francesco, ad esempio, fa subito intuire il tipo di personaggio e quali sono i suoi modi di relazionarsi con gli altri (basta leggere un qualsiasi testo dei Green Day, da “Dookie” in poi, e avrete Francesco!). Oppure la passione per la musica di Pippo Franco da parte della famiglia Mular : i suoi vinili presenti nel film mi sono stati regalati quando ero bambino dai cugini più grandi. La cosa assurda è che i cinquantenni di oggi qui in paese ne possiedono almeno uno, regalato da chissà quale altro lontano parente. Mi sembrava logico e sensato omaggiarlo in “Last Christmas” perché fa parte della mia cultura popolare.
A questo punto, i miei progetti per il futuro:
1- mettermi a dieta e praticare dell’attività motoria;
2- realizzare il mio album con gli Hospice;
3- realizzare la trilogia del “Medio Campidano”;
4- coltivare un po’ di cattiveria e diventare più stronzo;
5- smettere di bere birra e sostituirla con lo spritz;
6- smettere di fumare sigarette e sostituirle con la cannabis;
7- prendere un gatto per capire cosa vuol dire essere amati;
8- partecipare a Cannes per concludere definitivamente la carriera;
9- aprire un qualsiasi concerto dei Green Day in qualsiasi parte del mondo, per poi morire in pace;
10- diventare Papa ad honorem, per espiare le colpe del mondo.
Cristiano Pahler