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FESTIVAL DEI POPOLI 58 - ARCA HOTEL - Storie di migranti


Il documentario di Gabriele Licchelli e Santiago Raphael Priego racconta la vita di un gruppo di migranti, ospiti di albergo situato in un paese del sud Italia in provincia di Lecce.


FESTIVAL DEI POPOLI 58 - ARCA HOTEL - Storie di migranti
Una scena di "Arca Hotel"
Ogni porta nasconde una storia. questa lidea alla base del film diretto da Gabriele Licchelli e Santiago Raphael Priego. Il titolo del film, "Arca Hotel", prende il nome dallalbergo, situato in un paese del sud Italia in provincia di Lecce, che ospita una cinquantina di migranti. La struttura risalente agli 80 non versa nelle migliori condizioni.

La pellicola, pensata originariamente come un cortometraggio, in corso dopera si trasformata in un lungometraggio perch, come spiegato dallo stesso regista Licchelli, "risultava difficoltoso racchiudere una narrazione cos complessa dentro uno spazio temporale eccessivamente limitato". Il documentario si svolge senza interviste o nessunaltra forma di intermediazione tra gli spettatori e i protagonisti. Il film organizzato secondo una struttura ben precisa e netta. Infatti, il fine quello di raccontare la loro quotidianit allinterno del CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria), che si divide fra le lezioni di italiano, i lavoretti allinterno dellistituto ma anche lo svago. Per raggiungere tale scopo le telecamere varcano le porte delle singole stanze per raccontare la vita che si trova dietro di esse. Ci si pu cos in battere nella camera in cui preparano il t scherzando fra di loro, in quella in cui la visione del mondo di una dipendente dellistituto si confronta con lopinione opposta di due migranti o nella stanza in cui un migrante prepara e ripete, con un italiano incerto e vacillante, il discorso sul tema dellaccoglienza e della conoscenza reciproca che dovr tenere davanti alla diffidente comunit locale.

La struttura della pellicola, pressoch lineare, spezzata solamente dal tragico e intenso racconto della traversata del mediterraneo da parte di uno dei migranti ospite dellArca Hotel. Questa lunica scena dellintero girato in cui il soggetto si rivolge direttamente alla camera, trascinando lo spettatore dentro unodissea che agli occhi di un individuo qualunque pare inconcepibile sfiorando lassurdo.
Ma la domanda che sorregge tutto lo svilupparsi del film, costituendone lossatura e lo spunto di riflessione, : quale sar il destino di queste vite? Purtroppo linterrogativo non trova risposta e la pellicola lascia il pubblico in sospeso, come del resto in sospeso lesistenza degli ospiti dellArca Hotel.

Gabriele Nunziati

14/10/2017, 13:57