Note di regia di "Sirene"
Quando il creatore della serie Ivan Cotroneo e il produttore della Cross Productions Rosario Rinaldo mi hanno offerto di dirigere la serie “Sirene” sono rimasto particolarmente colpito dall’originalità del progetto. Ed è questo uno dei tanti motivi per i quali sono profondamente grato, sia a loro che a Rai Fiction, per avermi coinvolto e per aver sostenuto con convinzione questo lavoro unico nel suo genere. L’idea che ci ha trovato da subito tutti d’accordo è stata quella di adottare un approccio realistico al mondo delle Sirene. L’aspetto favolistico permane ma fin dal loro sbarco a Napoli, le quattro Sirene, mamma e tre figlie, appaiono come i componenti di una famiglia con problematiche reali e universali. Il loro obiettivo, ritrovare il Tritone in crisi d’identità, in fuga dall’oppressivo mondo marino e attratto da quello umano, si trasforma in un umanissimo problema d’amore, oltre che in un’importante sfida esistenziale: salvare la specie marina dall’estinzione di cui gli umani, con la loro tendenza a inquinare il pianeta, sono i maggiori responsabili. L’altro aspetto sul quale ci siamo da subito intesi è quello del tono ironico della serie causato dalle situazioni, a volte paradossali ma sempre realistiche, che rendono comici i momenti di incontro-scontro tra i marini e gli umani. “Sirene” ha un cast di alta qualità e una troupe di grandi professionisti, elementi determinanti nel dare spessore e originalità al progetto. Abbiamo voluto avvalerci di attori, capi reparto e maestranze d’eccezione. A cominciare dalla fotografia di Michele D’Attanasio, premiato col David di Donatello 2017, passando per i costumi curati con originalità da Rossano Marchi, alla scenografia di Arcangela Di Lorenzo che ci ha fatto entrare in luoghi bellissimi e segreti di una Napoli non ancora raccontata dalla fiction. Per arrivare, in fase di post produzione, al montaggio ritmato del giovane Giulio Tiberti e alle musiche magistrali di Massimo Nunzi, che ha anche arrangiato canzoni napoletane tradizionali in chiave Jazz. Anche gli effetti digitali realizzati da Visuologie hanno avuto un ruolo determinante nel dotare le nostre Sirene di code realistiche, squame e poteri speciali. E’ stata una fase della lavorazione molto elaborata ma i risultati ci hanno soddisfatto pienamente.
Altro elemento unificatore fondamentale è stato la città di Napoli, vera coprotagonista della serie. Cotroneo, Rinaldo ed io siamo napoletani d’origine e questo ci ha dato una spinta in più nel raccontarla in modo inconsueto. Abbiamo voluto valorizzare gli aspetti magici, leggeri, profondi e contraddittori, evitando gli stereotipi più diffusi. “Sirene” è una serie ricca di tematiche e di personaggi unici, di spessore e grazie alla scrittura di Ivan Cotroneo e Monica Rametta, è stato facile portare avanti il racconto, e l’intero cast ha dato un valore aggiunto alla serie contribuendo a inventare un mondo nel quale sarebbe bello esistere. E’ una serie per adulti e per bambini, interpretata da attori straordinari che hanno contribuito a rendere indimenticabili i loro personaggi. E’ la storia di due mondi opposti che attraverso il loro incontro/scontro fortuito imparano a conoscersi, amarsi e capirsi. E’ la storia del nascente rapporto tra Yara, la giovane sirena interpretata dalla bravissima e splendida Valentina Bellè, e l’umanissimo Salvatore, che ha preso vita grazie alla delicatezza di Luca Argentero. Ma è anche una storia di diversità e pregiudizi che vengono affrontati e superati con maturità.
David Marengo