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TRIESTE SCIENCE+FICTION 17 - TABULA RASA


TRIESTE SCIENCE+FICTION 17 - TABULA RASA
Una scena del cortometraggio "Tabula Rasa"
Un nuovo farmaco viene introdotto sul mercato, si chiama YouPill. Questo prodotto, che ha ottenuto un larghissimo successo ed è diffuso tra bambini e tra adulti, è in grado di far sognare agli individui ciò che più preferiscono e che è per loro motivo di appagamento. Ognuno ricerca le sicurezze che nel mondo reale non trova all’interno dei sogni ameni creati appositamente dalla pillola.

"Tabula Rasa", cortometraggio diretto da Cristina Baldino, presenta una critica serrata all’indottrinamento culturale portato avanti dalle aziende produttrici di beni di consumo che spingono gli individui ad omologarsi, annichilendo la capacità di ciascuno a ragionare con la propria testa e a far uso dell’immaginazione. Il concetto qui viene portato agli estremi. Anche i sogni vengono preconfezionati in base ai desideri del mercato e distribuiti ai consumatori. Al nostro inconscio e alla nostra interiorità non viene data l’occasione di manifestarsi per come sono nemmeno durante le ore di sonno. Le nostre paure e le nostre ansie vengono soffocate, nascoste da un mondo ovattato che vuole farci confondere la realtà con la finzione.

Il protagonista, in seguito ad alcune vicissitudini, si trova a non poter acquistare le sue scorte di YouPill e questa astinenza forzata gli causa dolori fisici e difficoltà nel riposare. Allo stesso tempo, però, questa situazione di costrizione gli imporrà di rimpossessarsi della sua individualità, di uscire dall’apatia in cui era avvolto durante le ore di veglia e a riscoprirsi per chi è davvero.


Gabriele Nunziati

05/11/2017, 10:18