FESTIVAL DEL CINEMA LATINOAMERICANO DI TRIESTE XXXII - Tutti i premi
CONCORSO UFFICIALE
MIGLIOR FILM
La memoria de mi padre di Rodrigo Bacigalupe
Motivazione: Per la qualità tecnica del film, per la solidità della sceneggiatura, per il grande spessore drammaturgico e per la sensibilità con cui si affrontano temi complessi e delicati sia personali, come la relazione tra padre e figli, sia sociali come la quotidianità di una famiglia costretta a gestire le malattie che colpiscono la memoria.
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA
Un Exilio: Película Familiar di Juan Francisco Urrusti
Motivazione: Per l’elevata qualità estetica e comunicativa con cui presenta materiali audiovisivi familiari, testimoniali e d’archivio. Per la profondità di un progetto narrativo storico e sociale di grande significato, soprattutto in questo momento in cui l’accoglienza è la sfida più grande che l’Europa e il mondo intero devono accettare.
MIGLIOR REGIA
El aprendiz di Tomás De Leone
Motivazione: Per raccontare le vite marginali della periferia argentina con semplicità e con pochi mezzi non è un’impresa facile, ma De Leone, in questo film riflette su una realtà sociale estremamente complessa ed opprimente. Un promettente regista da seguire con attenzione.
MIGLIOR INTERPRETE
Jorge Marrale nel film Maracaibo di Miguel Angel Rocca
Motivazione: Per un’interpretazione da brividi in cui la disperazione di un padre che perde suo figlio è rappresentata dallo sguardo intenso di Jorge Marrale, la cui immediatezza e presenza scenica dominano tutto il film.
MENZIONE SPECIALE
70 y Pico di Mariano Corbacho
Motivazione: Per il coraggio con il quale rappresenta in maniera critica la propria storia familiare e quella di un’intera generazione che continua a misurarsi con le tragiche conseguenze dell’ultima dittatura civico-militare argentina.
CONTEMPORANEA CONCORSO
MIGLIOR FILM
El color del camaleón di Andrés Lübbert
Motivazione: Un documentario che mostra delle cicatrici nascoste, che lo spettatore è portato a scoprire in un percorso fatto di percezioni. Un lavoro che si addentra nel contesto storico di riferimento e narra il grande male portato dalla violenza subita dal Cile e da tutta l’America Latina. La giuria contemporanea premia un grande lavoro documentario e cinematografico, frutto di un profondo sforzo personale del regista.
PREMIO DEL PUBBLICO
Amando a Carolina di Martin Viaggio
PREMIO ALL’IMPEGNO CIVILE
Substantivo Feminino di Daniela Sallet, Juan Zapata
Motivazione: Un Premio che nasce in questa edizione 2017.
Viene assegnato dalla Direzione del Festival per valorizzare le opere che mettono in luce l’impegno di coloro che hanno dedicato la propria vita a una causa sociale e universale, e lo hanno fatto come avanguardie.
Così hanno fatto le due pioniere dell’ecologismo
protagoniste di questo documentario, due signore della Sao Paulo bene, che a negli anni Sessanta, quando nessuno parlava di diritti ambientali, decidono di dedicarsi completamente alle battaglie ecologiche. a beneficio della comunità umana.
Il Premio è anche un riconoscimento alla scelta coraggiosa dei due registi che, convinti del valore attuale di questa storia, hanno saputo sfruttare i mezzi che avevano a disposizione per raccontarla.
CONTEMPORANEA
PREMIO MUNDO LATINO
Escapes de Gas di Bruno Salas
Motivazione: Per la qualità della narrazione, la chiarezza della struttura e l’eccellenza del lavoro artistico. Nel filo narrativo dell’opera si può identificare, in diverse maniere, tutta l’America Latina e vi si riconoscono vari aspetti della sua società, come l’arte, la politica, la cultura e la storia; in ultimo, l’opera è necessario riflesso delle vicissitudini della classe operaia.
PREMIO MALVINAS
Batallas Intimas di Lucia Cajá
Motivazione: In quest’opera si racconta l'esperienza di cinque donne provenienti da paesi differenti, le quali hanno subito abusi e violenze da parte di compagni o familiari durante la loro vita. Si tratta dunque di un argomento molto toccante, delicato e soprattutto attuale: la violenza sulle donne. Crediamo che, per fermare questi episodi inaccettabili per il grado di emancipazione dell'età odierna, sia necessario che tutti i paesi collaborino per fornire una volta per tutte pari diritti e dignità alle donne.
Dal momento che questa opera riguarda la resistenza che ogni giorno molte donne devono affrontare, andando incontro a una violenza fisica e psicologica, se non addirittura alla morte, riteniamo che questo documentario debba vincere il premio.
Pensiamo che sia del tutto necessario parlare di questa tematica per sensibilizzare l'opinione pubblica e per porre fine a questo fenomeno soggetto ad omertà. Il documentario ha toccato tutti i punti del premio, come la sana convivenza e l'osservanza del diritto internazionale, il dialogo e la mancanza di rispetto verso donne e bambini che hanno avuto la forza ed il coraggio di raccontare dettagliatamente la loro storia.
(Molto belle ed interessanti sono state le riprese naturalistiche del paesaggio per esempio le riprese sottomarine alle statue, al mare della Finlandia, al Central Park. La musica accompagnava bene il filmato.)
PREMIO MALVINAS - MENZIONE SPECIALE
Berta vive di Katia Lara
Motivazione: Merita una menzione speciale il documentario “Berta Vive” perché è riuscito a sensibilizzare le persone e farle riflettere su quanto accaduto a Berta Cáceres, donna con forti ideali messa a tacere nel peggiore dei modi. Nonostante la sua uccisione, Berta continua a vivere perché la sua battaglia è portata avanti dalla figlia e dalla sua gente.
PREMIO MIGLIOR COLONNA SONORA
La memoria de mi padre di Rodrigo Bacigalupe
Motivazione: Poche note, pochi accordi ma intensi e presenti per colorare tutta una serie di immagini della pellicola del regista cileno Rodrigo Bacigalupe Lazo “La memoria de mi padre” con le musiche di Milton Nunez Mora premiato per la migliore colonna sonora.
PREMIO ARCOIRIS
Río verde: El tiempo de los Yakurunas di Álvaro Sarmiento
PREMIO DELLA GIURIA GIOVANILE
Ya no basta con Marchar di Hernán Saavedra
Motivazione: Questo documentario è riuscito a incanalare la forza psicologica e fisica dei giovani, la caparbietà data dalla presa di coscienza della situazione sociopolitica del periodo storico al quale appartengono. Dimostra che l'unità di fronte ad un problema, per quanto priva di fondi economici e mancante di un importante ruolo di rilievo nella scena istituzionale, tramite ingegno e visione pacifista ed innovativa proiettata al futuro, possa creare anche sotto una sorta di pressa dittatoriale, una situazione di speranza, libertà e sfogo.
PREMIO FICC
Maracaibo di Miguel Angel Rocca
Motivazione: Non è stato facile scegliere un vincitore tra film, in genere, di ottima fattura, sia nell'ambito documentario che in quello della finzione. Tra le pellicole, tuttavia, quella che ci ha lasciato maggior traccia, anche emotiva, è stata “Maracaibo” del regista Miguel Angel Rocca. La tessitura della trama risulta elaborata, la sceneggiatura coerente, il montaggio per nulla banale. Buona la prova autoriale, in particolare dell'attore protagonista. Le tematiche affrontate sono molteplici: l'accettazione di se stessi e dell'altro, il rapporto tra padri e figli, l'elaborazione del lutto, la ricerca di una prossimità nei confronti di una natura diversa dalla propria, la violenza, la virilità e l'identità di genere.
27/11/2017, 09:18