Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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CONCORSO NAZIONALE "ROBERTO GAVIOLI" - Selezionati
i tre documentari finalisti


CONCORSO NAZIONALE
La fatica quotidiana di Peppino, disoccupato e padre di tre figli, carrettiere al mercato di Porta Palazzo a Torino, il lavoro ai tempi della globalizzazione nelle “dita agili” della giovane operaia di Hanoi e, infine, la vita dei pescatori di Molfetta scandita dalla precarietà e da un mare in agonia contaminato da bombe all’iprite.

Queste le tre pellicole finaliste che si contendono il premio, per il migliore documentario cinematografico su lavoro e industria, intitolato al regista e fondatore della Gamma Film Roberto Gavioli.

I tre giovani talenti arrivati in finale sono Pierluca Ditano e il suo "Per chi vuole sparare", Parsifal Reparato con "Nimble Fingers" e Andrea Gadaleta Caldarola, regista di Mare nostro.

La cerimonia di premiazione del Concorso Nazionale Roberto Gavioli 2017 si svolgerà Martedì 28 novembre 2017 dalle ore 16.30, presso l’Università Cattolica di Brescia in Via Trieste 17.

Giunto alla decima edizione il concorso è promosso dal musil (museo dell’industria e del lavoro di Brescia) con il patrocinio di Fondazione ASM, la collaborazione dell’Università Cattolica di Brescia e con il contributo di AIFOS (Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro) e Banca Santa Giulia..

La giuria, presieduta dal critico cinematografico Gian Piero Brunetta e composta da professionisti ed esperti di cinema, attribuirà al miglior documentario un premio in denaro di € 1.500.

Le opere, pervenute da case di produzione e videomaker di tutta Italia, offrono uno spaccato estremamente variegato della condizione sociale ed economica dei lavoratori di oggi.

La decima edizione del premio conferma l’urgenza di raccontare un presente in continuo fermento; tramite vicende private o stralci di vita collettiva, il documentario ha la forza di far conoscere e di far riflettere sulla realtà che trasforma il nostro modo di guardare e giudicare il mondo. Le opere entrano a far parte dell’archivio del museo, comprendente già quasi 300 opere sul lavoro contemporaneo, e sono a disposizione di insegnanti interessati a utilizzare queste fonti in classe

27/11/2017, 18:44