GRAMIGNA - Il 6 dicembre al CONI di Roma
La Scuola dello Sport del Coni, in collaborazione con la LUMSA e la Klanmovie Production, ha organizzato un evento sul tema: sport e legalità. Il giorno mercoledì 6 dicembre 2017, alle ore 15.00, presso l’Aula Magna del Centro di Preparazione Olimpica del Coni “Giulio Onesti”, sarà proiettato il film “
Gramigna – volevo una vita normale”, uscito nelle sale cinematografiche lo scorso 23 novembre. In tale occasione verrà presentato il corso di perfezionamento – anno accademico 2017-2018 in Educazione e Formazione dello Sport, organizzato dalla Scuola dello Sport e dalla LUMSA.
A prendere parte all’evento, oltre alla direttrice della scuola dello sport del Coni Rossana Ciuffetti, i docenti della LUMSA, Raniero Regni e Pierluigi Palmieri e gli studenti di alcune scuole del territorio.
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Gramigna" è un film di grande valore socio-culturale, nato, in collaborazione con Unicef Italia, con l’obiettivo di portarlo in tutte le scuole a scopo educativo. Una pellicola che prende i giovani per mano e li guida, senza ipocrisia, senza filtri o menzogne ed esalta la capacità che l’uomo ha di sfuggire al suo stesso destino e fare della propria vita un esempio da seguire.
Il protagonista reale, che ha ispirato il film, è Luigi di Cicco, che sarà presente alla proiezione, insieme agli attori protagonisti, Gianluca Di Gennaro e Teresa Saponangelo, ad alcuni componenti del cast, alla produzione e al dirigente nazionale Unicef, Chiara Ricci. Luigi, con generosa umanità, racconta la sua esperienza di bambino vissuto nel "male". Con coraggio confida la sua continua lotta interiore per sfuggire alle tentazioni di figlio di un boss della malavita campana; di come abbia dovuto toccare il fondo per poter riemergere; di come l'amore lo abbia salvato: quello della madre, una donna che ha sacrificato la sua vita, ma che ha lottato come una leonessa per tenere lontano il figlio da una strada senza uscita, e di Vittorio, l'amato allenatore di calcio che, attraverso la pratica dello sport, contribuisce ad allontanare Luigi dal mondo della malavita.
Crescendo e lottando dolorosamente contro se stesso, vivendo costantemente in uno stato di profonda solitudine e rabbia ed emergendo da uno stato di profonda depressione, il giovane Luigi riuscirà a risorgere e a estirpare dalla sua mente, come una gramigna appunto, ogni forma di tentazione che potrebbe costargli quella libertà che conquisterà a sue spese, sperimentando il dolore e l’umiliazione del carcere: nulla può essere barattato se non con la stessa libertà. Ma non solo: lottare per il riscatto dei ragazzi del Sud, difendere quella bella terra "sfregiata" che resiste al potere della malavita, sperando che la sua storia possa essere da esempio ai tanti giovani, che sognano di sradicare, come lui, la gramigna dal loro "status", per diventare uomini migliori.
Lionella Fiorillo04/12/2017, 16:49