MONTE INFERNO - Alla Casa del Cinema di Roma per l'India Film Fest
sulle carte geografiche non c’è ma "
Monte Inferno" esiste, è un nome inventato per un posto molto reale, la discarica di Borgo Montello. Un cumulo di spazzatura che da decenni custodisce anche rifiuti tossici scaricati di nascosto, di notte.
Il documentario è il racconto di un posto segnato dalla presenza della discarica. Qui s’intrecciano la vita della famiglia Giorgi (nonni, genitori e quattro figli) e quelle di alcuni abitanti della zona, tra solitudine, ineluttabilità di un danno e la voglia di bellezza che ancora rivedono nel posto in cui vivono. Tra le vicende che hanno segnato "
Monte Inferno", anche quella di Don Cesare Boschin, parroco del luogo, ucciso vent’anni fa per aver denunciato il traffico di rifiuti tossici smaltiti illegalmente dalla camorra. Il suo cadavere fu trovato incaprettato nella canonica e tuttora non esiste un colpevole dell’omicidio.
"
Monte Inferno" è un film di denuncia ma è soprattutto una riflessione sulla solitudine di chi vive ai margini della montagna di spazzatura e sulla speranza che solo l’umanità e la natura sanno dare.
Interamente autoprodotto dalla regista, il documentario sarà proiettato in un contesto particolare, l’
India Film Fest. L’organizzazione del festival ha voluto ospitare nella manifestazione anche "
Monte Inferno" per dare rilievo alla tematica affrontata e al lavoro della regista. A seguire sarà proiettato "
Visit India", sempre di Patrizia Santangeli, che sarà presente in sala.
La proiezione è prevista per sabato 9 dicembre 2017, alle ore 15,00, alla Casa del Cinema di Roma.
07/12/2017, 10:15